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Morata diventa un caso nazionale in Spagna: “Chiuderà la bocca a tutti”

La Spagna ha pareggiato per 0-0 nel match d’esordio a Euro 2020 contro la Svezia. Per la seconda volta nelle ultime tre partite, la squadra di Luis Enrique non è andata in gol e i tifosi della Roja hanno puntato il dito contro Alvaro Morata. L’attaccante della Juventus, che ha sbagliato un gol già fatto e ha sprecato un’altra buona opportunità dal limite dell’area, è stato fischiato dalle tribune dell’Estadio La Cartuja di Siviglia. Il c.t. delle Furie Rosse, così come i suoi compagni, continua, però, a credere in lui e dovrebbe schierarlo titolare anche contro la Polonia.
A cura di Valerio Albertini
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La Spagna non ha segnato in due delle ultime tre partite giocate, tante quante nelle precedenti 51. Basta questo dato, fornito da Opta, per descrivere il momento di Alvaro Morata, titolare sia nello 0-0 in amichevole contro il Portogallo sia nel pareggio a reti inviolate nell'esordio a Euro 2020 contro la Svezia. Non deve stupire, dunque, che il tema di maggiore discussione in Spagna, all'indomani della mancata vittoria contro la formazione di Janne Andersson, sia proprio riguardo la presenza e la prestazione dell'attaccante della Juventus. Soprattutto perché, anche ieri sera, il numero 7 delle Furie Rosse si è divorato un gol fatto e ne ha sbagliato un altro non impossibile e perché, allo stesso tempo, Luis Enrique continua a preferirlo a Gerard Moreno, giocatore da 30 gol stagionali con il Villarreal, che i tifosi spagnoli vorrebbero vedere titolare al centro dell'attacco della Roja.

Nel match d'esordio contro la Svezia dell'Estadio La Cartuja di Siviglia, Luis Enrique non ha disatteso le previsioni. Nonostante già contro il Portogallo non avesse fatto bene e fosse stato fischiato dai tifosi del Wanda Metropolitano di Madrid, la scelta è ricaduta ancora su Alvaro Morata, apprezzato dal c.t. per il suo lavoro in fase difensiva e il continuo movimento, che libera lo spazio per gli inserimenti di ali e mezzali. L'ex tecnico del Barcellona si aspettava una reazione da parte del suo numero 7, ma il centravanti non è riuscito a scrollarsi di dosso il peso che lo sta visibilmente logorando dentro. Sa che gli spagnoli vorrebbero un altro al suo posto e la situazione, invece di migliorare, continua a peggiorare.

Al 38′ del primo tempo un buco della difesa svedese mette Morata davanti a Olsen, ma l'attaccante bianconero sbaglia un calcio di rigore in movimento. È la pietra tombale sulla sua partita, il suo sguardo non lascia spazio ad alcun dubbio. In apertura di secondo tempo ha un'altra opportunità, ma il suo tiro dal limite dell'area di rigore finisce ancora una volta sul fondo. Il centravanti delle Furie Rosse non riesce a prendere la porta e dalle tribune dell'Estadio La Cartuja arrivano di nuovo i fischi, a cui fa da contraltare qualche applauso di incoraggiamento. Al 66′ finisce la sua partita, ma non lascia il campo a Gerard Moreno. Al suo posto entra Sarabia. Morata si siede in panchina dopo il cinque con Luis Enrique con lo sguardo di chi è svuotato dentro, si mette le mani tra i capelli e guarda i suoi compagni non riuscire a scardinare il muro scandinavo. Al 74′ entra Gerard Moreno e l'ovazione dello stadio è l'ennesima prova di chi sia l'attaccante che i tifosi spagnoli vorrebbero vedere in campo dall'inizio.

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La fiducia di Luis Enrique

La condizione psicologica di Alvaro Morata è sotto lo zero, non ha il sostegno del suo Paese, ma ha quello dei suoi compagni e del suo allenatore, che difende la prestazione del numero 7 e rimarca gli applausi di una parte dello stadio:

Ho visto che una parte dei tifosi lo ha anche applaudito. Devo trasmettere forza ai miei giocatori e Morata è un calciatore che dà una mano sia in attacco che in difesa. È vero che oggi non ha trovato il gol, ma ha la personalità per superare questo momento. Ha giocato un'ottima partita, ma non ha concretizzato le occasioni, come i suoi compagni. Spero che i tifosi continuino ad applaudirlo.

Segnali di fiducia, dunque, nel momento più difficile. Al di là della sua prestazione, infatti, la Spagna è stata fermata sul pareggio dalla Svezia e la prossima partita contro la Polonia sarà decisiva innanzitutto per il passaggio del turno e poi per il primo posto nel girone. A giudicare dalle parole di Luis Enrique, sarà ancora Morata a guidare l'attacco delle Furie Rosse.

Il sostegno dei compagni

L'attaccante della Juventus è stato difeso anche dai suoi compagni di squadra, che lo hanno sostenuto pubblicamente. Aymeric Laporte, ultimo arrivato in casa Spagna, non ha dubbi che il suo compagno tornerà a far bene:

Penso che non si possa mettere in dubbio un attaccante come Alvaro, ha già dimostrato tanto. È vero che oggi le cose non sono andate bene, ma nella prossima partita farà tre gol e chiuderà la bocca a tutti.

Dani Olmo, invece, pone l'accento sul comportamento dei tifosi spagnoli, disapprovando i fischi al compagno:

Non capisco perché lo abbiano fischiato, Morata è un grande giocatore. Penso che i tifosi dovrebbero incoraggiarci un po' di più in questo momento. In un momento così difficile, anche un giocatore come Alvaro ha bisogno di sostegno.

Koke, infine, si dice preparato alle critiche sia alla nazionale che al suo centravanti, ma dalle sue parole traspare un'unione che non sembra poter essere scalfita dai commenti negativi che si rincorreranno fino al match di sabato sera contro la Polonia:

Potevamo partire sicuramente meglio, ma bisogna dire che siamo stati sfortunati. Ora ci saranno tante discussioni attorno alla nostra squadra e attorno alla prestazione di Morata, ma noi dobbiamo continuare così.

Tutti con Alvaro, dunque. Con ogni probabilità, l'attaccante della Juventus sarà ancora al centro dell'attacco spagnolo anche nel prossimo turno. In un momento come questo, avrebbe bisogno soltanto di buttarla dentro, in qualunque modo, per tornare a sorridere e scrollarsi di dosso la pressione di una nazione intera.

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