Morata, dalle minacce di morte al gol che salva la Spagna: “Dedico la vittoria alla mia famiglia”
La Spagna è arrivata ai quarti di finale di Euro 2020 grazie ad una partita pazzesca, in cui si è ritrovata in svantaggio per un autogol imbarazzante del proprio portiere per poi riuscire a capovolgere il tabellino arrivando al 3-1 sulla Croazia. Poco prima del fischio finale, il clamoroso recupero croato sul 3-3 e poi i supplementari in cui le Furie Rosse si sono riprese il successo, chiudendo 5-3. Protagonista negli over time, Alvaro Morata che Luis Enrique per l'ennesima volta non ha voluto sostituire malgrado le tante critiche che sono piovute addosso all'attaccante della Roja e della Juventus.
"Dedico la vittoria ai miei familiari" ha detto a fine partita Morata, soddisfatto di ave segnato il gol del 4-3 che ha spalancato le porte ai quarti di finale per una Spagna che stava soffrendo maledettamente la tenacia dei vice campioni del Mondo. Una rete splendida per fattura e tempismo perché ha piegato la volontà della Croazia nello sperare di andare almeno ai rigori: controllo e tiro immediato in area di rigore con palla sotto la traversa.
Una rete liberatoria che ha cambiato l'Europeo della Roja e che potrebbe adesso davvero cambiare quello di Morata, subissato dalle critiche nella fase a gironi dove la Spagna ha rischiato anche l'eliminazione. Una rete arrivata davanti alla famiglia in tribuna con la maglia della Nazionale, la stessa che aveva ricevuto minacce di morte via web e che era stata fischiata allo stadio. Oggi, Morata, è quasi un eroe nazionale che ha tolto le castagne dal fuoco trasformandosi in giocatore inutile a salvatore della patria.
"E' stata una partita difficile, intensa, dura. Abbiamo lavorato tutti tantissimo per vincere, perché in un torneo come questo è così: ogni partita vale tutto. Siamo felici, abbiamo passato il turno, bene così". Adesso il sogno continua, anche nel segno di Alvaro Morata.