Montolivo, il ritiro è definitivo. L’agente: “Pagina triste del nostro calcio”
Aveva sognato di dire addio al calcio in modo diverso. Riccardo Montolivo ha appeso gli scarpini al chiodo in silenzio, dopo un finale di carriera da separato in casa in rossonero. Nello scorso novembre l'ormai ex centrocampista reduce da una stagione senza presenze nel Milan, ha deciso di ritirarsi. Una scelta dolorosa su cui è tornato il suo agente Giovanni Branchini che ha escluso la possibilità di un ritorno del suo assistito, togliendosi qualche sassolino: "Una pagina triste del nostro calcio, per chi l’ha scritta, per chi l’ha subita e per chi ha fatto finta di non vedere"
Riccardo Montolivo, il sofferto addio al calcio al 34 anni
"Mi hanno condannato a smettere. E non ho avuto neppure la possibilità di salutare i tifosi dopo sette anni", con queste parole lo scorso novembre Riccardo Montolivo ha annunciato il suo addio al calcio giocato. Una scelta dolorosa ma inevitabile per un calciatore reduce da una stagione senza presenze all'attivo al Milan. Il classe 1985 non è stato mai considerato da Gattuso che anche quando il tecnico ha dovuto fare i conti con una vera e propria emergenza infortuni a centrocampo. Ringhio infatti ha preferito adattare giocatori fuori ruolo, piuttosto che puntare sull'ex Viola. Una doccia fredda per un ragazzo, che si è sempre comportato in maniera esemplare in campo e fuori, pronto a giocarsi le sue chance nel finale di carriera dopo qualche infortunio di troppo (che hanno compromesso anche la partecipazione all'Europeo 2016 prima e alle qualificazioni ai Mondiali 2018 poi).
Montolivo, l'addio al calcio è definitivo. L'agente attacca il Milan
In questi mesi si è parlato a lungo del possibile ritorno in campo di Montolivo, che nello scorso gennaio ha spento 35 candeline sulla torta. Una prospettiva che non si concretizzerà, stando a quanto dichiarato dall'agente Giovanni Branchini intervenuto ai microfoni di TMW Radio. Il procuratore ne ha approfittato anche per tornare a parlare del ritiro del calciatore, criticando anche il comportamento del Milan: "Una pagina triste del nostro calcio, per chi l’ha scritta, per chi l’ha subita e per chi ha fatto finta di non vedere. Il suo addio al calcio è definitivo. Quando uno non gioca da un anno e mezzo, ad una certa età, riprendere è difficile. Ricominciare non sarebbe stato intelligente perché non avrebbe reso secondo i suoi standard".