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Montipò monumentale, ipnotizza lo Spezia e para tutto: è lui l’eroe che regala la Serie A al Verona

La salvezza del Verona e la permanenza in Serie A sono passate dalle strepitose parate di Lorenzo Montipò, capace di fermare Nzola dagli 11 metri e diventando baluardo insuperabile per lo Spezia. Confermando una stagione personale eccezionale.
A cura di Alessio Pediglieri
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Uno spareggio salvezza che non ha deluso le attese, anzi è andato oltre con una partita bellissima tra Verona e Spezia sul neutro del Mapei Stadium: Zaffaroni e Semplici hanno lasciato negli spogliatoi lavagne tattiche e schemi, dando vita a 90 minuti d'altri tempi, con gol, occasioni, capovolgimenti di fronte e parate straordinarie. Soprattutto di Lorenzo Montipò che con i suoi interventi ha permesso al Verona di restare in Serie A anche per la prossima stagione.

Una serata pazzesca che è culminata in un crescendo strepitoso per il numero 1 dell'Hellas che ha concluso il match con la fascia da capitano, donatagli da Faraoni al momento dell'espulsione. Un episodio che poteva reindirazzare il match sui binari dello Spezia ma che non è deragliato proprio grazie all'ennesima prodezza dell'estremo 27enne che è riuscito a ipnotizzare Nzola dal dischetto, respingendo il tiro dagli 11 metri e lasciando il doppio vantaggio ai veneti.

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Non è la prima volta che il Verona si affida al suo portiere nel momento del bisogno ma nella sfida che vale una stagione è stato proprio Montipò a risolvere le situazioni più pericolose e complicate dal 1′ al 97′ diventando insuperabile per i giocatori dello Spezia, frustrando ogni tentativo offensivo rendendolo vano. Oltre al miracolo su Nzola, prima e dopo altre parate a dir poco mostruose, soprattutto di fronte all'assalto finale dei liguri quando in pochi minuti salva per ben quattro volte la propria porta: d'istinto, di classe, di forza.

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La porta del Verona diventa un tiro a segno: alla fine saranno 17 i tentativi, ben 10 nello specchio con Montipò che è dovuto capitolare solamente nel primo tempo, in occasione dell'1-1 di Ampadu, per una doppia, fortuita, deviazione. Ma se l'Hellas e i suoi tifosi possono festeggiare la Serie A lo devono proprio a lui, abbracciato da tutti i compagni al fischio finale e mattatore anche nei festeggiamenti sotto la curva, capopopolo di una città che lo ha eletto, giustamente, a salvatore della patria.

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