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Montero ricorda il ‘famoso’ pugno a Di Biagio: “Ci fu chi mi disse che dovevo colpirlo meglio”

Paolo Montero è stato un giocatore simbolo della Juventus a cavallo tra gli anni ‘Novanta e i Duemila. Amatissimo dai tifosi bianconeri ha raccontato due aneddoti che hanno come protagonista l’avvocato Agnelli.
A cura di Alessio Morra
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La Juventus si celebra, o meglio celebra i 100 anni di proprietà della famiglia Agnelli, che prese le redini nel 1923. Da quel momento in poi i titoli sono arrivati in serie. Il centenario va festeggiato con i fiocchi ed è stato creato un evento straordinario con una sfilza di ex grandissimi calciatori e allenatori che si ripresenteranno a Torino: da Del Piero a Zidane passando per Platini e Marcello Lippi, l'allenatore dell'ultima Champions League. Presente naturalmente pure Paolo Montero, grande beniamino della tifoseria, che da qualche anno guida la squadra Primavera, e che recentemente ha raccontato due aneddoti sul rapporto tra lui e l'avvocato Giovanni Agnelli.

Montero è stato calciatore della Juventus per nove stagioni: dal 1996 al 2005, con i bianconeri ha vinto tantissimo e disputato oltre 270 partite. Difensore arcigno, di alto livello, era noto pure per il suo carattere focoso, modi rudi, qualche colpo proibito, di tanto in tanto, e diversi cartellini rossi.

Paolo Montero, dopo essere stato per nove anni calciatore, è l'allenatore della Juventus Under 19.
Paolo Montero, dopo essere stato per nove anni calciatore, è l'allenatore della Juventus Under 19.

In un'intervista rilasciata a ‘La Stampa' l'uruguagio ha raccontato alcuni suoi momenti juventini, rammentando intanto il momento in cui è salito a bordo: "Arrivare alla Juventus è stata una fortuna. La Juventus è tutto ciò che la parola famiglia racchiude: unione, sacrificio, aiuto a crescere. Amore. E non c’è ombra di retorica. Il primo giorno mi colpirono due cose: la straordinaria organizzazione e il senso d’appartenenza. La società era vicinissima alla squadra. Mi aveva voluto Lippi, mio allenatore nella prima stagione all’Atalanta, ma oltre a lui, a seguirci, c’erano sempre proprietà e dirigenza: l’Avvocato Agnelli e il dottor Umberto venivano spesso al Comunale, c’era una straordinaria unità".

Riguardo l'avvocato Montero ha un paio di aneddoti davvero gustosi. Il primo è relativo alle famose telefonate di Agnelli all'alba, il difensore ne ricevette diverse, la prima volta non capì o meglio non credette fosse proprio il patron bianconero dall'altro capo: "Sì e non dimenticherò mai la prima volta: mio padre rispose alla prima, al secondo tentativo io, staccammo la comunicazione pensando a uno scherzo. Immaginate come mi sentii quando scoprii che era davvero lui".

L'altro aneddoto riguarda una partita tra Inter e Juventus, una sfida che non è mai banale. In quell'incontro Montero rifilò un cazzotto a Gigi Di Biagio. Di quell'episodio i due protagonisti ne hanno parlato qualche anno fa. L'ex juventino disse: "In Uruguay pugno si dice ‘pigna'. La ‘pigna' a Di Biagio? Lui in un corner m'aveva spaccato la bocca… Allora l'ho portato dove c'erano tanti giocatori, in modo che l'arbitro non potesse vedere. E infatti non ha visto". 

Mentre l'ex nerazzurro ricordò la sanzione che arrivò con la prova TV: "Dovrebbe essere un esempio per i ragazzi. Non sono caduto a terra, oggi cadono dopo una spintarella. Braschi a cinque metri non ha fatto nulla, poi però Montero ha preso tre giornate con la prova televisiva".

L'avvocato Gianni Agnelli in compagnia di Marcello Lippi, all'epoca tecnico della Juventus.
L'avvocato Gianni Agnelli in compagnia di Marcello Lippi, all'epoca tecnico della Juventus.

Qualche giorno dopo quel pugno l'avvocato Agnelli si presentò al campo d'allenamento della Juventus, incontrò Montero e parlò con lui. Il sudamericano ha svelato il contenuto di quella chiacchierata: "Mi disse Paolo non mi sei piaciuto per niente. Io mi preoccupai, immaginavo già la predica, invece mi sorprese perché disse: “Non l’hai preso bene: un bravo pugile con un gancio così l’avrebbe fatto cadere".

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