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Montella toglie il sorriso a Pirlo e riporta il Maestro sul filo dell’esonero: “Piace vincere così”

Ennesima amara sconfitta per Andrea Pirlo precipitato nuovamente in zona retrocessione in Super Lig turca. K.o. anche nel “derby italiano” con l’Adana di Montella con cui aveva scherzato alla vigilia in una divertente intervista doppia.
A cura di Alessio Pediglieri
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Natale in campo nella Super Lig turca dove non ci si è fermati per le feste ma è andata in scena la 15a giornata del massimo campionato che ha catalizzato l'attenzione di tutti soprattutto per una gara in particolare, Adana Demirspor-Karagumruk un confronto diretto che ha parlato italiano, con Vincenzo Montella e Andrea Pirlo in panchina. Alla fine l'ha spuntata l'"Aeroplanino" giallorosso che ha rifilato una nuova lezione al "Maestro", sprofondato ancora una volta in zona retrocessione.

Il "derby d'Italia" come l'hanno ripetutamente presentato e poi commentato in Turchia ha visto trionfare i padroni di casa che sono riusciti ad imporsi 2-1, passando per primi in vantaggio per poi dare la stoccata decisiva al 43′ con Akbaba. Per il Karagumruk l'illusione di riprendere in mano il match poco prima, al 20′ con una rete di Fabio Borini. In una partita che ha parlato italiano anche in campo perché oltre al 31enne attaccante e capitano della squadra di Pirlo, c'erano anche Biraschi, Ricci (in campo) e Viviano (in panchina) a rappresentare il nostro calcio.

I tre punti però sono andati a Montella e al suo Adana, celebrati in trionfo dopo questa prima parte di campionato che sta vedendo la squadra assoluta rivelazione di un campionato che doveva essere in mano al classico duopolio Galatasaray-Fenerbahce. Invece, i numeri dicono altro: Adana al terzo posto, con 7 vittorie 6 pareggi e una sola sconfitta. Il tutto segnando 26 gol e prendendosi anche qualche primato stagionale significativo: 11 partite consecutive senza sconfitte, squadra meno sconfitta del campionato e ancora imbattuta in casa.

E Andrea Pirlo? Il Maestro è tornato a masticare amaro, con una sconfitta che ne ha determinato ancora una volta la discesa agli inferi della zona retrocessione, in una stagione costellata da prestazioni tutt'altro che gratificanti che rimettono l'ex centrocampista sul banco degli imputati a rischio esonero: 7 sconfitte, solo 3 vittorie (l'ultima a ottobre), 29 gol subiti e terzultimo posto in classifica. Una Caporetto quasi totale certificata anche dal k.o. con Montella.

Ovvia, alla fine del match, la gioia in casa Adana con la celebrazione dell'Aeroplanino che ha infilato un successo che lo tiene incollato ai primi posti: "Una gara complicata, giocata in situazioni difficili" ha detto nella conferenza post gara  "Eravamo scesi in campo solamente 72 ore prima. Un calendario difficile ma fa ancora più piacere vincere così, in queste condizioni". Amarezza e sconforto, invece, nelle parole di un Pirlo desolato: "Abbiamo giocato anche bene, il problema è il solito ed è una situazione negativa che ci capita spesso: anche questa volta non siamo riusciti a fare gol".

Che non si trattasse di una gara normale si era capito sin dalla vigilia: in Turchia per 24 ore non si è parlato d'altro che del "derby italiano", monopolizzando l'attenzione dei media sulla sfida Pirlo-Montella. Così, la loro doppia intervista pre gara è diventata un siparietto divertente e virale, con i due tecnici che a turno – a tratti anche con un evidente imbarazzo in attesa della doverosa traduzione – hanno dato vita ad un'anteprima simpatica: "Non siamo mai stati compagni se non in Nazionale" ricorda Montella, "io sono un po' più vecchietto ma ultimamente ho rivisto una foto in cui io avevo il pallone e lui provava a togliermelo". "Si vede che era tornato a centrocampo perché non riusciva a segnare" la risposta del Maestro che ha incrociato l'Aeroplanino sia in rossonero sia in bianconero, durante le rispettive carriere in Serie A.

Poi, ancora l'Italia nei pensieri dei due ex campioni: "Qualcuno ci chiama" dice Montella "per sapere com'è il campionato qui, ma non tutti gli allenatori. Con alcuni non hai rapporto e non parli". "Qualcuno è curioso" aggiunge Pirlo "ma alla fine il calcio è uguale dappertutto… ci sono due porte, un pallone e l'obiettivo è segnare". Come ha fatto l'Adana di Montella.

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