Moha Ramos, il regalo a sorpresa di Cristiano Ronaldo: “Non sapevo come ringraziarlo”
Moha Ramos ha 19 anni e studia "da grande" tra i pali del Birminghan City. Il Real Madrid ha spedito in Inghilterra quel ragazzo che arriva da Tenerife e ha fatto tutta la trafila delle giovanili nella "casa blanca" fino ad arrivare al Castilla. La Spagna è lontana, mai come in questo periodo di emergenza sanitaria internazionale la permanenza dall'altra parte della Manica differisce nel tempo il rientro alla base e un po' smorza il sogno di andare in campo al Santiago Bernabeu. Il presente è un'incognita, il futuro è una certezza. Non è un paradosso ma la ferma volontà del giovane estremo difensore che così dà forma ai sogni.
Quelli di Ramos sono concentrati sulla sua breve esperienza nell'orbita delle merengues, quando sei già abbastanza grande per vedere da vicino i big ma non ancora abbastanza forte per essere ammesso nel "cerchio magico" dei campioni. Di quell'esperienza gli è rimasta qualche buon ricordo, lo confessa nell'intervista al quotidiano sportivo ‘Marca' quando ricorda il regalo che gli fece Cristiano Ronaldo.
Ramos restò a bocca aperta, per la sorpresa e per l'imbarazzo. Perché non capita a tutti di trovarsi davanti CR7 che ti stringe la mano, ti fa i complimenti e per incoraggiarti ti regala anche due cellulari. Proprio così, due smartphone. Moha ci pensa un attimo e sorride, facendo una smorfia di compiacimento tra un "sono un giocatore del Real e capisco perfettamente la situazione" e quel "andare all'estero può farmi solo bene per aiutarmi a crescere".
Veniamo alla parte "più sincera", l'aneddoto con il cinque volte Pallone d'Oro portoghese. Su Instagram custodisce gelosamente una foto che lo vede accanto all'ex blancos, sorridente e dopo la conquista di un trofeo. CR7 gli porge la mano sulla spalla e, con un gesto d'affetto da fratello maggiore, si lascia immortalare accanto al compagno giovanissimo.
Ricordo che Cristiano mi ha dato due telefoni cellulari in due momenti differenti – ha ammesso Moha Ramos -. Non me l'aspettavo, sono rimasto a tal punto stupito che non sapevo nemmeno come ringraziarlo. Isco e Mayoral erano al mio fianco e dissero "ma amico, digli qualcosa", perché non sapevo come reagire. A CR7 non posso dire che grazie e ancora grazie.