Moggi investe nella Juventus: acquista un pacchetto azionario del valore di 7 euro
È un momento tra i più difficili della storia della Juventus, penalizzata di 15 punti al termine del primo processo sportivo sulle plusvalenze fittizie, riaperto dopo la revocazione del proscioglimento dell'anno scorso. I guai per il club bianconero potrebbero non essere finiti qui, visto che incombono altri due procedimenti sportivi: quello sulle ulteriori plusvalenze e relative operazioni con i club "partner", contenute negli atti dell'inchiesta Prisma che sono stati consegnati alla Procura federale, e quello sulle due ‘manovre stipendi' dei calciatori ugualmente atte ad alterare i bilanci e trasmesse alla FIGC.
Ipotizzare insomma altre sanzioni a carico della Juve non è campato in aria. D'altronde gli stessi dirigenti bianconeri – in una delle intercettazioni ritenute "confessorie" – hanno evocato i tempi bui di Calciopoli. In quegli anni al timone del club bianconero c'era tra gli altri Luciano Moggi in veste di Direttore Generale. Quello stesso Moggi che adesso, a 85 anni, è rientrato ufficialmente nella società bianconera in altra veste, avendone acquistato 20 azioni: un pacchetto che gli è costato circa 7 euro.
La notizia dell'ingresso del dirigente toscano tra i piccoli azionisti della Juventus è contenuta negli allegati al verbale dell'assemblea dello scorso 27 dicembre: secondo quanto riporta Calcio e Finanza, Moggi adesso possiede una quota pari allo 0,0000008% del capitale sociale. L'investimento è recente, visto che l'ex DG non risultava tra gli azionisti nell'assemblea precedente del novembre 2021: da questo si arriva ai 7 euro di spesa, calcolando un prezzo medio di 0,35 per azione nell'ultimo anno. Moggi fu radiato da qualsiasi ruolo sportivo in Italia con sentenza definitiva, dopo la retrocessione in Serie B della Juve in seguito a Calciopoli: non può dunque ricoprire posizioni dirigenziali in società, ma nulla gli vieta di possederne azioni.
Ma perché Moggi – a distanza di 16 anni dalla sua estromissione – ha speso 7 euro di azioni per la Juve? Il motivo va individuato nella possibilità che hanno anche i piccoli azionisti di prendere la parola nell'assemblea. Cosa che l'ex ferroviere di Monticiano ha fatto a sorpresa il mese scorso, per prendere le difese di Andrea Agnelli e chiedere che venga riaperta anche Calciopoli così come è stato fatto per il processo sulle plusvalenze. Un intervento appassionato quello di Moggi, che ha poi esibito una chiavetta USB "finalmente completa di tutto" il materiale che testimonierebbe l'innocenza della Juve, che "ha vinto sempre sul campo, anzi forse hanno rubato qualcosa a noi".