Modric: “Vi racconto di quando Mourinho fece piangere Ronaldo e stava scoppiando la rissa”
José Mourinho convinse Samuel Eto'o a giocare da terzino. Trasformò il ‘leone del Camerun' (e dell'area di rigore) nell'alfiere che interpreta il ruolo di lotta e di governo. Taglia e ricuce in diagonale su tutta la scacchiera e apre un varco nel fianco avversario. Il Pallone d'Oro a fare il gregario utile alla causa. Il tecnico ordinò e l'ex Barça seguì quella direttiva "speciale". All'Inter andò tutto bene e il tripudio del triplete fece passare alla storia anche quell'alchimia tattica che sarebbe stata duramente censurata in caso di esito differente.
A Madrid, invece, le cose andarono diversamente. Sia perché Cristiano Ronaldo è altro rispetto a Eto'o e sia perché l'esperienza dell'ex nerazzurro alla guida del Real Madrid fu turbolenta. Ai senatori dello spogliatoio non piaceva la personalità e il decisionismo del tecnico lusitano. Ne fa menzione Luka Modric nel libro "A modo mio", in cui svela alcuni retroscena sulla sua carriera, tra cui il rapporto difficile e controverso di Özil e Sergio Ramos con l'allenatore di allora.
Era il 2013 e tra gli episodi che destarono scalpore ci fu il battibecco tra Mourinho e CR7 duramente rimproverato. La classica goccia che fece traboccare il vaso a margine di una stagione contrassegnata anche dai risultati al di sotto delle attese. Quando il tecnico affrontò a muso duro il connazionale, stella dei blancos e poco avvezzo alle critiche, quasi arrivarono alle mani. Il motivo della rabbia? Ronaldo non aveva inseguito il terzino avversario che aveva avviato l'azione di rimessa. Quella poca disponibilità al sacrificio fece esplodere Mou.
Stavamo vincendo in Coppa di Spagna per 2-0 ma Ronaldo non inseguì il terzino avversario in una loro azione di rimessa. Vidi José furioso con Cristiano e i due ebbero un lungo botta e risposta – ha spiegato Modric -. E confesso che quella reazione da parte dell'allenatore mi lasciò sorpreso. Rientrati negli spogliatoi per l’intervallo vidi Ronaldo quasi in lacrime per la rabbia… ‘Faccio del mio meglio e lui continua a criticarmi’ diceva. Quando Mourinho entrò e continuò ad attaccarlo stava per scoppiare una rissa. Solo l'intervento dei compagni la evitò.