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Modric gioca sempre meno al Real Madrid ma dà una lezione di sport a tutti: “Ho firmato per questo”

Alla sua 11a stagione al Real Madrid, Luka Modric è partito dalla panchina perdendo il posto garantito da titolare. Una situazione particolare che il centrocampista croato spiega dando un’ulteriore prova di stile e sportività, da autentico fuoriclasse.
A cura di Alessio Pediglieri
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Luka Modric quest'estate ha firmato per la sua undicesima stagione a Madrid con la maglia del Real. Un'avventura che più volte sembrava sul filo dell'addio ma che è sempre stata rinnovata grazie all'accordo naturale nato tra il fenomeno croato e il club merengue. Così, anche di fronte ai lauti compensi arabi, nell'ultima finestra estiva ha allontanato ogni tentazione, mettendosi a disposizione di Ancelotti e del progetto Real.

Un Real Madrid che ha iniziato un'annata molto particolare che sancirà per forza di cose una chiusura di uno strepitoso ciclo vincente, apprestandosi a cambiamenti epocali. Sarà l'ultimo anno di Carlo Ancelotti in panchina, già promesso sposo come ct del Brasile e appare confermato l'inizio dell'era Mbappè dal 2024. Tra chi darà il proprio addio sembra esserci anche Luka Modric che a fine campionato soffierà su 38 candeline anche se al momento è lui il primo a non voler pensare a ciò che sarà: "Quando hai l'età che ho io si dice che devi vivere il momento, senza pensarci su troppo".

Parole che giungono dal ritiro della Nazionale croata alla vigilia delle qualificazioni per Euro 2024 che potrebbe essere anche con la propria selezione, il palcoscenico perfetto per salutare tutti con la maglia della nazionale di cui è primatista assoluto di presenze. E che sembra non voler fare a meno del suo uomo più carismatico, nonché capitano e leader indiscusso. Dal ritiro nazionale ha voluto però soffermarsi sull'attuale momento a Real, non felicissimo.

Laddove per molti sarebbe stata occasione di critiche, di sassolini da togliersi, di parole al veleno pronte poi per essere smentite con il classico pretesto della mala traduzione, Modric ha confermato tutta l'immensa classe dentro e fuori il campo. A Sportske Novosti ha affrontato la spinosa questione delle panchine: quattro gare di Liga, quattro vittorie del Real ma anche quattro presenze al contagocce. In totale 136 minuti,  con una media di utilizzo di poco superiore alla mezz'ora. Tanto sarebbe bastato ai più per entrare a gamba tesa nei confronti di chi, in estate, lo aveva letteralmente pregato di restare.

"È un contesto nuovo cui non sono abituato" ha ammesso il 38enne fuoriclasse croato. "Nessuno è felice quando non gioca e dopo tutta la mia carriera in cui ho sempre giocato, questa sensazione è particolarmente strana per me. Ma non c'è problema: l'allenatore lo ha deciso per ragioni sue. Non mi lascerò andare o vacillerò certamente per questo". Di certo, si aspettava un inizio differente, ma le scelte del club anche sul mercato, con l'arrivo soprattutto di Bellingham, ha relegato il Pallone d'Oro ad un ruolo da comprimario: "Sono consapevole che abbiamo molta concorrenza a centrocampo, sono arrivati giovani che sono giocatori di altissimo livello, per questo sono al Madrid. Noi giocatori più anziani dobbiamo aiutarli a progredire e ad assumere gradualmente i loro ruoli. senza lamentarci, dopotutto ho firmato per questo".

Lo spirito con cui Modric sta affrontando la situazione è di totale abnegazione alla causa madridista, l'ennesimo esempio di sportività  e fair play nei confronti del club, del tecnico, dei compagni: "Volevano che restassi e io avevo la stessa voglia di rimanere, ma ho dato una mia precisa condizione per poter continuare. Ed era quella che mi trattassero come un giocatore competitivo e che non decidessero di tenermi in squadra e farmi giocare in base ai meriti passati. Mi hanno assicurato che non sarebbe cambiato nulla sul mio status e per questo ho firmato."

Conquistarsi il posto, a 38 anni, partendo alla pari con tutti i compagni senza pretendere favori particolari, pur essendo una delle icone del Real degli ultimi anni, con cui ha vinto tutto ripetutamente. Luka Modric è anche e soprattutto questo: "Vedremo come si svilupperanno le cose e se in futuro dovesse risultare che non sono più importante, allora penserei a cosa fare. Ma il mio obiettivo di adesso è sempre ancora il Real Madrid".

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