Mkhitaryan attacca Orsato dopo Juve-Roma: “Tutti hanno visto cosa è successo”
Henrikh Mkhitaryan è uno dei senatori della Roma, è uno dei calciatori più esperti ed è anche di uno quelli che quando parla difficilmente perde la bussola, ma dopo Juventus-Roma anche l'armeno si è arrabbiato, lo ha fatto senza esagerare con i toni, ma ha usato parole dure nei confronti dell'arbitro Orsato che ha deciso, nel finale del primo tempo, di assegnare un calcio di rigore alla Roma e lo ha decretato prima che Abraham calciasse verso la porta (vuota) della Juventus, la mancata applicazione della regola del vantaggio ha fatto nascere numerose polemiche, anche se il direttore di gara ha spiegato che sul rigore non si concede la regola del vantaggio.
L'ex Manchester United, nell'intervista a DAZN, ha rivendicato il primato del gioco della Roma, che a Torino ha disputato una partita eccellente, anche se è uscita sconfitta contro i bianconeri di Allegri: "Siamo stati la squadra migliore oggi, abbiamo giocato bene e creato molto. Non abbiamo potuto fare di più nel finalizzare, ma miglioriamo e andiamo avanti. Sappiamo di poter fare meglio e vincere le partite", Mkhitaryan poi ha parlato dell'infortunio di Zaniolo, che ha abbandonato il campo al 26′ per via di un infortunio al ginocchio. Il problema non sembra troppo serio, ma la paura di un altro infortunio c'è: "Lui è molto importante per noi. Lo abbiamo visto abbastanza fiducioso, vediamo nei prossimi giorni che ha, speriamo che non sia nulla di grave perché ci aiuta molto in partita".
Infine il centrocampista ha risposto a una domanda sul calcio di rigore e si è lamentato per la scelta di Orsato che ha fischiato il rigore prima ancora che terminasse l'azione: "Non capisco perché non possono fischiare dopo che finisce l’episodio. Con un fuorigioco si aspetta, oggi non l’hanno fatto. Andava fatto finire l’episodio, poi non posso dire nulla di più perché tutti hanno visto cosa è successo". Va ricordato comunque che rivedendo le immagini il gol di Abraham sarebbe potuto essere annullato perché Mkhitaryan aveva toccato il pallone con una mano.
