Mistero Conte alla prima conferenza a Londra: giornalisti in attesa per un’ora, poi la verità
Buona la prima per Antonio Conte sulla panchina del Tottenham, vittorioso per 3-2 sul Vitesse in Conference League. Tuttavia le difficoltà palesate all'interno dello stesso match dagli Spurs, veloci a portarsi sul 3-0 ad inizio partita ma poi quasi sul punto di farsi riacciuffare, mostrano chiaramente quanto lavoro ci sia da fare per l'ex tecnico di Juve e Inter, chiamato a ricostruire sulle macerie lasciate – in campo e fuori – dalla gestione di Nuno Espirito Santo.
Conte non è uno che si lascia abbattere dalle difficoltà: abbassare la testa e lavorare, la sua ricetta è la stessa sia in Italia che in Inghilterra, come hanno imparato anche al Chelsea dove in due anni ha vinto Premier League e Coppa nazionale. Il problema è soprattutto uno: il tempo, più che mai necessario per plasmare la squadra a sua immagine non avendo potuto farlo nella classica preparazione prestagionale. Il calendario super compresso è il nemico numero uno del leccese, che ha preso le redini del Tottenham poco prima della sosta per le Nazionali che lo priverà di parecchi elementi negli allenamenti.
È comprensibile allora che Conte provi a sfruttare fin l'ultimo minuto in cui può avere a disposizione l'intera rosa da qua al match contro l'Everton di domenica prossima, che precederà lo sciogliete le righe. È esattamente quello che è accaduto oggi, quando la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico degli Spurs – in programma alle 13:30 – è slittata di oltre un'ora, lasciando i giornalisti in attesa. La mancanza di puntualità era dovuta al fatto che l'allenatore salentino stava ancora lavorando con la squadra sul campo di allenamento, torchiando per bene i giocatori, come promesso loro nel primo approccio di martedì pomeriggio.
"Questa è una grande sfida. Una grande, grande sfida – ha detto poi Conte una volta arrivato – So benissimo che questo club non vince da molti anni, ma penso di essere qui per costruire la vittoria. La vittoria non arriva dopo uno, due giorni o un mese. Devi avere una visione. Questo club ha una grande visione fuori dal campo. Adesso dobbiamo iniziare ad avere una visione sul campo, questo è importante se vogliamo vincere. Il mio contratto di 18 mesi? Penso che non sia un problema, possiamo lavorare insieme a lungo. Lo spero. Penso che in questo club se vuoi lavorare, lavori. Hai un campo di allenamento fantastico e il club ti dà tutto. Dobbiamo avere pazienza". I tifosi intanto hanno accolto Conte come il Messia: la storia di vincitore seriale del tecnico li fa ben sperare.