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Mirko Vucinic: “Ho avuto il Coronavirus e tanta paura quando sono finito in ospedale”

L’ex attaccante di Lecce, Roma e Juventus ha raccontato della sua brutta esperienza con il Covid: “Avevo la febbre, poi è calata ma il medico mi ha fatto fare il tampone e sono risultato positivo. Ed è stato deciso il ricovero, sono stato in ospedale per tre giorni, poi ho iniziato la quarantena”.
A cura di Alessio Morra
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L’ex attaccante di Juventus e Roma Mirko Vucinic ha rivelato di aver avuto anche lui il Coronavirus. Il montenegrino, che è stato un attaccante molto elegante e che è rimasto nel cuore dei suoi ex tifosi, ha raccontato la sua esperienza e ha svelato che a causa del Covid è stato anche ricoverato in ospedale.

Vucinic ha avuto il Covid ed è finito anche in ospedale

In un’intervista rilasciata al ‘Corriere dello Sport’ Vucinic ha detto di aver contratto il virus e ha parlato del suo percorso, iniziato quando ha scoperto di avere la febbre, che è poi calata, ma dopo il tampone ha ricevuto una brutta sorpresa. Era positivo, e i medici hanno deciso per il ricovero in ospedale. Fortunatamente il contagio è stato lieve:

Ero in Montenegro, a Podgorica, ho sentito un po’ di alterazione: avevo la febbre a 38,2. Niente di che. Nei giorni successivi la temperatura è calata, per cui ero abbastanza tranquillo ma visto il periodo ho preferito fare il tampone: era positivo. Non l’ho presa bene, sinceramente. Con tanta gente che muore, anche nel mio Paese dove la situazione è abbastanza allarmante, ero preoccupato. Mi sembrava tutto strano: non avevo sintomi così gravi, eppure mi hanno ricoverato in ospedale nel reparto Covid. Tre giorni. E quando mi hanno dimesso ho cominciato la quarantena.

Vucinic vuole fare l’allenatore

Campione d’Italia con la Juventus e autore di tantissimi gol con il Lecce e con la Roma, con cui sfiorò uno storico titolo nel 2010, Vucinic dopo un’esperienza negli Emirati ha lasciato il calcio e adesso a 37 anni sta pensando a una nuova carriera, quella di allenatore. L’ex bomber sta studiando e quando avrà conseguito il patentino avrà la possibilità di sedersi su una panchina e c’è da scommettere che le sue squadre saranno votate all’attacco, anche se molti giocatori offensivi diventando allenatori hanno modificato la propria indole e hanno badato tantissimo anche o soprattutto alla fase difensiva.

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