“Mio figlio a 9 anni obbligato a togliere la maglia del Napoli a Firenze”: il racconto del papà
La coda lunga di Fiorentina-Napoli non sembra voler terminare, nonostante tra poche ore le due squadre saranno nuovamente impegnate per la quarta giornata della Serie A 2022-2023. In campo le due squadre hanno giocato una buona gara, non eccelsa ma che ha vissuto di spunti interessanti; purtroppo fuori dal rettangolo verde le cose non sono andate allo stesso modo.
A suscitare dibattito è stata sopratutto la reazione che ha avuto Luciano Spalletti in diretta tv su DAZN per gli insulti ricevuti durante i 90 minuti giocati allo stadio Franchi: dopo si è scoperto che il tecnico azzurro aveva avuto un faccia a faccia con un tifoso viola, che ha provato a colpirlo con uno schiaffo; ed era stato colpito da una bottiglietta.
Se questo non bastasse per una serata non proprio memorabile, ecco l'episodio che riguarda un ragazzino francese di 9 anni tifoso del Napoli che è stato costretto ad indossare la maglia del club azzurro al contrario su invito di uno steward dopo essere entrato nella tribuna dello stadio Artemio Franchi.
L'immagine era già stata notata in televisione dai più attenti ma il racconto che il padre ha fatto a SerieANews.com è ancora più agghiacciante. Antonio, questo è il nome del ragazzino, tifa Napoli e aveva già fatto qualche esperienza allo stadio indossando la maglia del suo idolo Dries Mertens.
Il padre del piccolo tifoso azzurro ha raccontato così il loro arrivo allo stadio del capoluogo toscano: "Antonio è arrivato allo stadio indossando il completino del Napoli ma ai cancelli, per la prima volta, gli steward ci hanno bloccato. Non volevano che entrasse in tribuna con i colori azzurri".
Più va avanti la storia e più la situazione diventa assurda: "Abbiamo assistito al riscaldamento appoggiati alle ringhiere che affacciano sul campo, ma diverse persone hanno iniziato a inveirci contro. Non me lo aspettavo, la cosa mi ha innervosito ed i toni si stavano alzando in maniera preoccupante". Poco dopo è arrivata la decisione di spostarsi da quella zona della tribuna, ma non solo: “Per evitare problemi abbiamo deciso di spostarci, e gli steward hanno obbligato Antonio a togliere la maglietta. Non ne avevamo altre, così l’ha dovuta indossare al contrario. Almeno ha funzionato: ci hanno lasciato in pace”.
Un episodio davvero terribile, che ha fatto il giro del mondo e che sta facendo discutere molto. Chiaramente questo problema non riguarda solo Firenze perché situazioni del genere si verificano spesso nei nostri stadi ma sarebbe il caso di smetterla di coinvolgere anche i bambini in queste situazioni a dir poco triviali. Vanno benissimo gli sfottò ma ci sono dei limiti che non vanno oltrepassati.
Si parla spesso dell'allontanamento delle nuove generazioni dal calcio e questi episodi non possono che contribuire a tutto ciò. Sarebbe straordinario vedere sempre più bambini negli stadi con le loro famiglie, fargli godere la bellezza del calcio senza il filtro della tv o degli schermi da cui oggi dipendiamo e educarli al rispetto dei tifosi avversari in qualsiasi tipo di situazione. Non è utopia, basta un po' di buona volontà e buonsenso da parte di tutti.