Minuti per gol segnati, ecco i migliori bomber del campionato: Muriel al top, Immobile 2°
Il campionato di Serie A è sempre stato un torneo ricco di attaccanti prolifici e specialisti della materia. E questa tradizione sembra resistere anche in questa stagione con un Immobile al top della condizione, e della vena realizzativa, un Lukaku che ha impattato al meglio con la nuova realtà e diversi altri bomber capaci di fare male e segnare con grande continuità. E così, con la pausa natalizia in atto, analizziamo i migliori cannonieri, fra quelli in doppia cifra, per rapporto gol segnati/minuti giocati.
Muriel al top: un gol ogni 75’ di gioco
Inizio migliore Ciro Immobile non poteva immaginare: 17 gol in campionato, ritorno al gol in nazionale nelle ultime uscite della selezione di Mancini e successo, in Supercoppa Italiana, contro la Juventus. Senza una sua rete però. Poco male per l’attaccante napoletano che quest’anno sta viaggiando su medie realizzative da bomber implacabile, da top player. Da attaccante che, a giugno, può far pesare la bilancia a favore della nostra nazionale in ottica europea.
I numeri del colombiano e di Immobile a confronto
Uno sguardo al futuro che va costruito oggi, in un presente straordinario con Ciro, tornato grande, a quota 17 centri, 1.06 reti per gara ma anche titolare di una rendimento da una firma ogni 76’ di gioco. Una media paurosa ma non la migliore fra i cannonieri in doppia cifra della nostra Serie A. Meglio di lui, difatti, sta facendo Muriel dell’Atalanta che in 15 presenze, e in 748’ giocati, mette insieme 10 segnature portando il suo rapporto gol segnati/minuti giocati a quota 75 giri di orologio. Un tempo e mezzo, per intenderci.
Lukaku meglio di CR7, ma solo per 2’ di gioco
In terza e quarta posizione si ripropone la sfida di classifica valida per lo scudetto: Inter contro Juventus. E stavolta, in attesa di quello che accadrà a fine campionato, a vincere, almeno con l’attuale parziale, è Lukaku che, rispetto a Cristiano Ronaldo, segna di più e impiega meno tempo per farlo. Dodici reti a 10, è lo score, 120’ a 122’, l'intervallo di tempo fra un gol e l'altro dei campioni di Conte e Sarri. Per un successo che fa ben sperare i colori nerazzurri. Ma se la battaglia è vinta, la guerra è ancora in corso.
Joao Pedro quinto, ma che sorpresa il brasiliano
Se il Cagliari, ko con la Lazio e di Udine a parte, vola e può ambire alle posizioni di vertice della classifica in ottica Europa, gran parte del merito va dato anche a Joao Pedro che con l’infortunio di Pavoletti, s’è quasi caricato da solo il peso dell’attacco sardo. Toccando vette realizzative mai viste prima. Almeno in Italia. Undici gol, grazie al graffio della ‘Dacia Arena', giocate importanti e una rete ogni 139’ giocati. Per la gioia dei supporters isolani ma anche dei tanti fantallenatori che si sono affidati al #10 di Maran.