video suggerito
video suggerito

Mino Raiola all’attacco: “La Fifa è come la Mafia. Se ne parli male, muori”

Il noto procuratore italo-olandese si è sfogato in un’intervista concessa al sito ‘SportVoetbalMagazine’: “La Fifa è una famiglia corrotta, non violenta, ma molto opaca, focalizzata sull’accumulare potere e controllo con enormi conseguenze sul calcio e dietro a tutto questo c’è Gianni Infantino”.
A cura di Alberto Pucci
44 CONDIVISIONI
Immagine

Mino Raiola è tornato a parlare e lo ha fatto accusando il massimo organismo mondiale del calcio. Sospeso per un anno dalla Fifa, il procuratore italo-olandese ha infatti acceso i toni della discussione con dichiarazioni particolarmente pesanti: "La Fifa è come la Mafia. Se ne parli male, muori – ha dichiarato a ‘SportVoetbalMagazine' – Puoi fare due cose: o lotti contro la Fifa, ed è quello che ho fatto per anni con poco successo perché sono l'unico che se n'è interessato; oppure cerchi di creare un nuovo sistema e ci stiamo lavorando. È arrivato il momento di fare una rivoluzione".

L'accusa alla Fifa

"Mi hanno fermato per un anno a livello mondiale e ora stiamo cercando un paese da dove intervenire da dietro sulla Fifa. Mi hanno fatto male e hanno dimostrato che tutto quello che ho sempre pensato è vero. Voglio creare un sistema che possa coesistere". L'accusa di Mino Raiola è poi proseguita con altre parole al vetriolo: "Con la Fifa non vogliamo averci nulla a che fare, andiamo per conto nostro. La Fifa è finita, il vecchio sistema è finito. La Fifa ha un buon numero di dirigenti in prigione, che non sono sospesi dall'associazione mondiale del calcio stessa. Anni fa ho urlato che la Fifa è la mafia, mi hanno riso dietro. Intendevo dire: ha la stessa struttura e forma della mafia. È una famiglia corrotta, non violenta, ma molto opaca, focalizzata sull'accumulare potere e controllo con enormi conseguenze sul calcio e dietro a tutto questo c'è Gianni Infantino".

Immagine

Il mercato secondo Raiola

Il discorso si è poi spostato sul suo ‘modus operandi'. A molti non piacciono infatti le modalità con cui Mino Raiola porta avanti le operazioni di mercato dei suoi assistiti: "Non voglio essere arrogante, ma questo modo di fare mercato l'ho inventato ioIl calcio è diventato uno show in cui sono attivo da 25 anni. E' come andare a teatro: il 1° gennaio si alza il sipario, ma i protagonisti si preparano per mesi. Haaland? Con lui sto lavorando da circa un anno e suo padre è coinvolto da vicino: ho parlato con tanti club e ascoltato i piani, visto le cifre e negoziato. Questo ha permesso al ragazzo di prendere una decisione ponderata".

44 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views