Milik ha sorpreso tutti, non è il vice-Vlahovic e non era il piano B: “Un piacere vederlo giocare”
La Juventus ha ritrovato la vittoria contro il Bologna e ha scacciato via qualche fantasma dopo i brutti giorni vissuti in seguito alla gara di Monza. Alla ripresa dopo la pausa delle nazionali i bianconeri hanno mostrato una delle loro facce migliori della stagione e tra i protagonisti dell'affermazione contro gli emiliani si è ritagliato uno spazio Arkadiusz Milik.
L'attaccante polacco era arrivato come una sorta di scarto, perché la maggior parte di media e tifosi erano focalizzati sul nome di Memphis Depay, e l'annuncio della chiusura della trattativa aveva destato non poche perplessità. I numeri hanno sempre parlato per lui ampiamente ma di Arek hanno fatto notizia sempre e solo gli infortuni.
In 7 presenze con la maglia bianconera l'attaccante ex Napoli e Olympique Marsiglia ha segnato 4 reti tra Serie A e Champions League, un bottino che ha fatti ricredere tutti gli scettici. Ma non è solo la media realizzativa a evidenziare la bontà del suo acquisto: Milik è risultato uno dei migliori dei bianconeri anche nelle serata più complicate e ha permesso a Massimiliano Allegri di variare anche diversi moduli per trovare la quadra.
Nonostante tutti lo hanno definito come ‘vice-Vlahovic' o come piano-B di mercato il numero 14 è diventato uno dei punti fermi della Juve e potrebbe diventare ancora più determinante se dovesse crescere l'intesa con Vlahovic.
Allegri ha sempre parlato bene del calciatore polacco fin dal suo arrivo e dopo la bella vittoria contro il Bologna, durante la quale Milik ha firmato il terzo gol con un bellissimo tiro al volo, ha speso parole molto dolci nei suoi confronti nella mixed-zone: "Sa giocare a calcio ed è un piacere vederlo giocare".
Il valore del calciatore è sempre stato evidente, fin dai tempi dell'Ajax, e ora lo riconoscono tutti. Finalmente.
