Milan, Yonghong Li nei guai: non ha ancora saldato il debito ed è inseguito dai creditori
L'esperienza di Yonghong Li al Milan è durata poco, ha sollevato più di un dubbio ed è servita ad aumentare il passivo del bilancio rossonero. A distanza di mesi dalla sua uscita di scena, avvenuta nel luglio del 2018 a causa del mancato rimborso ad Elliott dei 32 milioni di euro immessi nel Milan per completare l’aumento di capitale, il fantomatico imprenditore cinese è ora tornato a riempire le prime pagine dei giornali. E questa volta non per le sue dichiarazioni sui social, ma per un problema di natura economica.
Il prestito per comprare il Milan
Come riferito da ‘Calcio e Finanza', dopo aver abbandonato la presidenza del Milan ed essere tornato in Cina, Yonghong Li sarebbe infatti nei guai a causa dello scontro legale con la Teamway: la società di Hong Kong che gli prestò gli 8.3 milioni di dollari che servirono per acquisire il Milan da Silvio Berlusconi. Questa somma non è infatti ancora stata pienamente rimborsata, e nonostante un accordo per il pagamento dei rimanenti 7.3 milioni di dollari raggiunto nel settembre 2019, la Teamway non ha ancora ricevuto il saldo dall'ex patron rossonero: finito sotto accusa insieme alla moglie Huang Qingbo.
La fuga di Yonghong Li
Dopo aver prorogato il rimborso, accettando una percentuale d'interesse più alta (il 24%) e mettendo come garante la stessa moglie, nel 2108 Yonghong Li pagò infatti gli interessi sul prestito ma non la quota capitale: somma che adesso la Teamway sta cercando di ottenere con il coinvolgimento di nuovi avvocati pronti ad eseguire la sentenza, e di fatto rincorrendo l'ex socio di maggioranza della Guizhou Fuquan Group: la società che nel 2018 si vantò di essere proprietaria della più grande miniera di fosforo cinese, prima di venir smentita pubblicamente da un'inchiesta del New York Times.