Milan-Verona, Silvestri urla a Ibra prima del rigore: “L’ultimo l’hai sbagliato, eh?”

"L'ultimo rigore lo hai sbagliato, eh?!". Così Silvestri si è presentato da Ibrahimovic qualche istante prima che lo svedese accomodasse la palla sul dischetto per calciare un rigore. Sbagliandolo. Una provocazione o semplicemente un modo per provare a scuotere il glaciale svedese che dagli 11 metri è tutto fuorché impeccabile. Zlatan ha fallito il pareggio, con il Milan sotto a San Siro contro il Verona 2-1, facendo rischiare al Diavolo una clamorosa sconfitta, poi evitata in extremis da un gol dello stesso svedese.

Ancora una volta, dunque, Ibrahimovic ha fallito l'appuntamento dal dischetto. Un errore che è stato decisivo visto che lo stesso svedese non è riuscito poi a risistemare le cose fino in fondo, quando nel finale di gara ha segnato la rete del 2-2 conclusivo. Resta dunque quella macchia, sottolineata da Silvestri che poco prima del tiro, aveva probabilmente indispettito Ibra. Fino a quel momento Ibrahimovic non aveva brillato, poi il fallo di Lovato su Kessie in area di rigore ha spalancato le porte alla punta rossonera, rigorista designato.

Ma a quel punto ci ha pensato il portiere del Verona, Silvestri, fino a quel momento decisivo con un paio di interventi risolutori, a pronunciare la frase che ricordava tutti gli errori dal dischetto di Ibra: Risultato? Rigore calciato malissimo e palla in curva. Non è la prima volta, anzi. I rigori sembrano stare a Ibrahimovic come il fuorigioco a Morata: ogni volta che il primo calcia, sbaglia e quando il secondo segna, il VAR annulla per offside. Ibrahimovic in questa stagione ha gatto già collezione di errori dagli 11 metri. E' il quarto errore sui sei calciati, una media decisamente negativa per chi ha la fama di essere decisivo.

In precedenza, Ibrahimovic aveva dato già il peggio di sè dagli 11 metri, sia in campionato che in Coppa: errori contro Cagliari e Inter in Serie A, e uno in Europa League contro lo Sparta Praga. Oggi, altro errore contro il Verona con Silvestri che si è rivelato il classico uccello del malaugurio contro cui nemmeno Ibra ha potuto nulla.