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Donnarumma espulso dalla panchina in Milan-Torino: protestava con l’arbitro Valeri

Donnarumma espulso dall’arbitro Valeri nel secondo tempo, salta i quarti di finale contro la vincente di Fiorentina-Inter. Il portiere del Milan prende il cartellino rosso per le proteste nei confronti del direttore di gara. Cosa ha fatto? Si è lamentato vivacemente nei confronti del fischietto in occasione dell’azione d’attacco di Leao. Chiedeva un calcio di rigore per l’intervento del portiere del Torino.
A cura di Maurizio De Santis
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Quando l'arbitro Valeri si dirige verso la panchina del Milan ed estrae il cartellino rosso sembra si rivolga a Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese è seduto accanto ai compagni di squadra dopo essere stato sostituito alla fine del primo tempo. Non è lui l'obiettivo del direttore di gara ma il portiere, Gianluigi Donnarumma. Una reazione che costa cara poiché sarà costretto a saltare il match dei quarti di finale di Coppa Italia per squalifica. Il ‘diavolo' passa il turno, battendo il Toro 5-4 ai calci di rigore, ma l'estremo difensore non ci sarà contro la vincente di Fiorentina e Inter.

Perché Valeri ha espulso Donnarumma

Cosa ha fatto? L'estremo difensore, che Pioli ha lasciato fuori per fare spazio in Coppa Italia a Tatarusanu, protesta vivacemente nei confronti del fischietto in occasione dell'azione d'attacco di Leao. La punta portoghese era in contatto con il numero uno del Torino, Milinkovic-Savic, e va giù in area. Per il direttore di gara non è un intervento falloso ma nel silenzio di San Siro, dove senza pubblico l'eco può tradire i calciatori, si accorge della riflessione ‘fuori posto' del calciatore – che chiedeva un rigore – e lo espelle (sarà squalificato per i quarti di finale).

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Gianluigi Donnarumma non era in campo per la sfida degli ottavi di finale. Il tecnico ha preferito concedergli un turno di riposo. Sono 23 le presenze accumulate finora in stagione dall'estremo difensore rossonero. In campionato ha saltato soltanto una partita (quella contro la Roma del 26 ottobre a causa del Covid) ma ha raccolto un totale di 1440 minuti giocati. Quattro anche i match disputati nella fase a gironi di Europa League sui sei previsti dal calendario: il numero uno milanista ha dato forfaitper due volte contro lo Sparta Praga: all'andata bloccato a causa del coronavirus, al ritorno invece per scelta dell'allenatore che – con la qualificazione in tasca – ha preferito non convocarlo lasciando spazio a Tatarusanu. A completare le statistiche sono anche le 3 presenze nei match dei preliminari Europa League (Shamrock Rovers, Bodø/Glimt e Rio Ave FC).

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