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Milan riunito a cena per vedere Cagliari-Inter, poi mezza squadra si alza e se ne va

Parte della squadra, dopo il successo con l’Atalanta, ha seguito la sfida di Cagliari pronta a festeggiare il tricolore: ma a mandare tutto di traverso ci hanno pensato Darmian e Lautaro.
A cura di Alessio Pediglieri
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Una domenica da archiviare come tante altre per il Milan, per i suoi giocatori e i suoi tifosi: la vittoria contro l'Atalanta non è servita a raggiungere l'obiettivo che oramai si sta rincorrendo, novanta minuti alla volta, da diverse settimane: il diciannovesimo Scudetto. Colpa di un'Inter che non ha intenzione di mollare nulla, fino alla fine, rimandando di weekend in weekend la festa rossonera che, però, questa volta, era particolarmente sentita a tal punto che la partita di Cagliari ha avuto alcuni spettatori speciali davanti ai monitor: i giocatori di Stefano Pioli.

L'occasione è arrivata per la mancata concomitanza delle due gare, con il Milan che è sceso nella festa di San Siro alle 18 per sfidare – e vincere – contro l'Atalanta il proprio incontro, mentre i nerazzurri di Inzaghi erano attesi dalla trasferta delicatissima di Cagliari, contro la formazione sarda pronta alla disperata impresa di strappare punti pesanti in chiave salvezza. Subito dopo la sfida contro i nerazzurri di Gasperini, le cronache raccontano che diversi giocatori del Milan non hanno perso tempo e si siano accordati per una cena di gruppo, per guardare la partita dei cugini con la speranza di poter festeggiare immediatamente e tutti insieme il tanto agognato tricolore. Un'iniziativa che, come ha riportato anche Sky, non è andata a buon fine, durando nemmeno l'arco di un'ora, il tempo di vedere svanita quest'ulteriore occasione per anticipare la festa Scudetto.

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Il tentativo c'è stato ed era anche di quelli da non perdere con l'Inter che affrontava una delle più difficili trasferte stagionali in un momento in cui il Cagliari non avrebbe dovuto sbagliare nulla. Così è stato per 25 minuti con il risultato di 0-0 che avrebbe consegnato il titolo nelle mani rossonere, poi è arrivato l'assist di un sempre più decisivo Perisic per Darmian e l'incantesimo si è crepato. La speranza, come sempre, è stata l'ultima a morire, così i giocatori del Milan hanno tenuto duro fino ad inizio secondo tempo quando, di fronte al raddoppio nerazzurro firmato Lautaro, tuttp è andato in frantumi e hanno gettato la spugna abbandonando la diretta TV.

Ennesima delusione che si aggiunge a quella dello scorso weekend quando, di fronte all'impresa di vincere a Verona, si sentiva l'odore forte del tricolore a portata di mano. Che è ancora lì, pronto ad essere abbracciato e alzato al cielo per la diciannovesima volta, ma che si fa desiderare fino alla fine: solo domenica prossima – questa volta in contemporaneità – il Milan non dovrà più attendere di sapere cosa accadrà all'Inter perché sarà arbitro del proprio destino contro il Sassuolo, vincendo oppure permettendosi anche solo di pareggiare, godendo del vantaggio negli scontri diretti in caso di arrivo a parità punti.

Un weekend sotto tono non solo per i giocatori rossoneri ma anche per tutti i tifosi del Milan che avevano iniziato a riversare l'entusiasmo di San Siro per le vie di Milano: caroselli, corsi, bandiere, un po' ovunque, dalle strade di periferia a Piazza del Duomo, quasi a esorcizzare la partita di Cagliari, anticipando la festa tricolore. Ma anche in questo caso, Milano si è tinta di rossonero solo per alcuni istanti, per poi riconsegnare a cassetti e grucce, sciarpe e bandiere. In attesa di rispolverarle domenica 22 maggio, dopo gli ultimi – e definitivi – novanta minuti di gioco, quando la stagione sarà finalmente finita e sarà festa tricolore.

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