Milan primo ma non il più forte, Pioli: “Noi sempre sottovalutati? Non mi interessa”
Stefano Pioli non ci sta e nella vigilia del match di San Siro contro la Fiorentina che sarà un ulteriore tassello verso la corsa scudetto, mette le cose in chiaro: se il suo Milan dovrà ancora sorprendere per avere adeguata considerazione o smentire i più scettici malgrado la classifica dice che i rossoneri guidano le fila della Serie A anche dopo il recupero dell'Inter a Bologna, lo farà. Ma senza interessarsene più di tanto. Dopotutto, il filo conduttore del cammino milanista è stato rappresentato da una costante sottovalutazione della rosa e delle potenzialità della squadra.
Due punti di vantaggio da amministrare in quattro gare non sono pochi ma saranno i prossimi 90 minuti a decidere moltissimo sul destino rossonero. Il tecnico del Milan lo sa e mette i classici puntini sulle "i" di un primato che appare quasi per caso, con tanti che ancora non credono a questa squadra fino in fondo, pur essendo capolista praticamente da inizio girone di ritorno: "Non mi interessa più di tanto se siamo considerati sottovalutati" sottolinea Pioli "mi interessa cosa pensiamo noi, percepire il sentimento del gruppo, restare concentrati sulla prossima partita".
Una gara delicatissima contro una Fiorentina che ha tutte le carte in regola per mettere pressione e in difficoltà il Milan, soprattutto per il gioco che esprime grazie a Italiano che quando incontra i rossoneri sa come confrontarsi: "L'anno scorso con lo Spezia abbiamo sofferto, all'andata siamo stati vittime dei nostri errori e imprecisioni" ricorda Pioli "Italiano fa giocare le sue squadre alte, noi dovremo essere bravi a inserirci negli spazi e leggere la partita di volta in volta". La partita, senza pensare ad altri o ad altro: "Sono quattro finali? Non credo, non ci pensiamo, c'è la Fiorentina. I pronostici oramai cambiano di settimana in settimana: nessuno sta pensando al 22 maggio".