Milan-Napoli, il derby delle deluse. Chi perde rischia: è spareggio a Milano
Che abbiano cominciato male la stagione è ormai un dato di fatto. Che debbano dare una svolta alla propria annata, pure. Insomma, Milan e Napoli sono ormai giunte al momento della verità. Ironia della sorte, l’una contro l’altra. Per cercare di rimediare ai passi falsi in avvio, rimontare in classifica e raddrizzare la barra in vista di obiettivi, come la qualificazione alla prossima Champions League, ancora possibili (?). Specie, con una graduatoria corta dove un filotto di risultati utili può cambiare tutto. A Milano, passato remoto di Carletto e contro il Napoli, col quale Pioli ha raccolto 9 successi, altrettanti Ko e 6 pareggi, il momento della verità: amara o nuovamente dolce.
Pioli per la svolta, Ancelotti per cancellare l’ammutinamento generale
Match da far tremare i polsi. E non solo per la storia e il blasone delle due compagini ma anche per l’attuale – precaria – situazione di due nobili del calcio ad un passo dalla caduta. Chissà, definitiva. Un elemento, quello della condizione di classifica e quella mentale, che di sicuro avrà un certo peso e che potrebbe paralizzare, almeno in avvio, la partita. Nessuno vuole perdere mentre entrambi gli allenatori vogliono ardentemente i 3 punti.
Pioli per rimettere in piedi la sua squadra, aggiustare una media punti attualmente inferiore a quella di Giampaolo (0.80 contro 1.29) e pure per portare fieno in cascina al netto di prestazioni, da Roma a quella di Torino contro la Juventus, incoraggianti ma avare di soddisfazioni. Ancelotti, invece, brama il successo nel suo ‘Meazza’ per eliminare le scorie ambientali post-Salisburgo, per riprendere il filo del discorso interrottosi un mese fa col Verona e rilanciare il brand Napoli in ottica Champions.
Chi rischia di più? Il Milan non può più sbagliare
Nel borsino del rischio c’è un Milan che, classifica alla mano, specie se i rossoneri hanno ancora intenzione di raggiungere l’Europa che conta, Champions o Europa League che sia, non può proprio più concedersi passi falsi. Nel catino casalingo, con già 7 ko sul groppone ed una distanza, dalle posizioni nel mirino, di 6 e 11 punti. Il Napoli, da parte sua, ha ancora qualche carta da giocarsi in questo senso, specie se si considera la grande densità davanti in zona Champions, pur dovendo invertire la rotta e rinascere dalle sue ceneri e da un punto, ambientale, di squadra e societario, fra i più bassi nell’era De Laurentiis.
Le possibili sorprese di formazione: 4-3-3 per Ancelotti, Rebic per Calha
Per la gara di domani alle ore 18, discrete novità da ambo le parti. Per il Milan, che dovrebbe schierare Rebic e Biglia in luogo degli squalificati Calhanoglu e Bannacer, confermando però in blocco il 4-3-3 di marca pioliana ma soprattutto per il Napoli che, proprio al ‘Meazza’, dovrebbe sfoderare per la prima volta in stagione lo stesso vestito tattico. Con il possibile recupero di Allan, la quasi sicura assenza di Milik e l’inserimento davanti di Lozano, Insigne e Mertens.