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Milan, Maldini: “Ibrahimovic? Più si va in la e più diventa difficile”

Il direttore tecnico rossonero ha fatto il punto sulla lunga trattativa per riportare lo svedese a Milano: “Ibrahimovic è sicuramente un’opzione, ma ce ne sono anche altre. Lui ha giocato l’ultima partita ad ottobre e per un ragazzo di 38anni stare fermo due mesi è un rischio, io l’ho provato”.
A cura di Alberto Pucci
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Per l'anniversario dei 120 anni della nascita del Milan, a San Siro sono arrivati molti grandi ex calciatori che hanno scritto pagine importanti del club milanese. I tifosi si aspettano però un ritorno molto più suggestivo: quello di Zlatan Ibrahimovic. A pochi giorni da quella che sarà la decisione dello svedese, per fare il punto su questa lunga trattativa è arrivato davanti alle telecamere di Sky Paolo Maldini.

Il direttore tecnico rossonero, a margine della sfida contro il Sassuolo, ha così aggiornato il popolo milanista sul ‘tormentone invernale' legato all'ex Los Angeles Galaxy: "Ibrahimovic è sicuramente un’opzione, ma ce ne sono anche altre – ha spiegato l'ex capitano – Sicuramente più si va in la e più diventa difficile. Lui ha giocato l’ultima partita ad ottobre e per un ragazzo di 38anni stare fermo due mesi è un rischio, io l’ho provato".

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Le strategie di mercato del Milan

Ibrahimovic o no, l'impressione è che il mercato invernale del Milan stia per entrare nel vivo. L'obiettivo della società di via Aldo Rossi è quello di rinforzarsi in ogni reparto del campo: a cominciare magari dalla difesa, oggi orfana di alcune pedine fondamentali: "Abbiamo anche delle altre alternative e cerchiamo giocatori di talento a prescindere dal ruolo – ha aggiunto Maldini – L’infortunio di Duarte ci ha messo un po' in difficoltà, ma il recupero di Caldara è molto positivo per noi".

Nell'intervista concessa all'emittente satellitare, Paolo Maldini è poi tornato sulla scelta di Pioli e sullo stato attuale della squadra: "Abbiamo fatto una scelta precisa ad inizio anno che rifarei, ovvero quella di prendere un allenatore con concetti forti. Con Giampaolo non ha funzionato, Pioli ha portato la sua maniera molto diretta, grande personalità e massima sintonia con la dirigenza. La squadra ha confermato di essere buona, siamo una squadra costruita bene, con qualche difetto dovuto dalla poca esperienza di qualche giocatore".

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