Milan, l’ombra di Rangnick su Pioli: il tedesco ha fretta di chiudere con il club
Il campionato è ancora lungo e la Coppa Italia potrebbe ancora regalare sorprese, ma dalle parti di Casa Milan qualcuno si è già portato avanti con il lavoro per la prossima stagione. Sul tavolo dell'amministratore delegato Ivan Gazidis, c'è infatti il fascicolo relativo a Ralf Rangnick: l'uomo che dovrebbe assumere il doppio incarico di allenatore e direttore sportivo dei rossoneri a partire dalla prossima estate. Il nome del 61enne ex allenatore del Lipsia e attuale ‘head of sport and development soccer' della Red Bull, rilanciato alcuni giorni fa dalla stampa tedesca, sarebbe quello in ‘pole position' per l'ad rossonero: intenzionato a ripartire nuovamente da zero nella prossima stagione.
Rangnick vuole risposte
Scaricato nei giorni scorsi da Paolo Maldini ("Non è un allenatore non da Milan"), Ralf Rangnick sarebbe ora in attesa di un nuovo contatto con chi all'interno del club gli aveva già proposto di prendere in mano la squadra: non di certo l'ex capitano e nemmeno Zvone Boban, che con l'arrivo del ‘tuttofare' tedesco vedrebbero così ridotto il loro raggio di azione. Come riportato da ‘calciomercato.com', di fronte alla situazione attuale della squadra (che è tornata ad esprimersi a buoni livelli grazie anche a Pioli) Rangnick vorrebbe infatti capire se l'offerta rossonera è ancora valida e se davvero esistono le condizioni per un suo sbarco a Milanello nei prossimi mesi.
Il futuro di Maldini e Boban
Indipendentemente da ciò che riusciranno a fare Romagnoli e compagni da qui alla fine della stagione, sarà comunque difficile convincere parte della dirigenza ad accettare Rangnick. Se da una parte Gazidis spinge forte per il tedesco e per l'arrivo di altri giovani giocatori da ‘costruire', dall'altra Maldini, Boban e Massara vorrebbero invece un profilo italiano e più esperto e ricostruire la squadra inserendo nella rosa altri giocatori d'esperienza come Zlatan Ibrahimovic. La lotta di potere che si sta consumando da mesi all'interno della società milanese, rischia dunque di creare un'imbarazzante clima intorno a Rangnick e di mettere in discussione, qualora vincesse la linea dettata da Gazidis, il futuro di Maldini e Boban.