Milan-Lazio, le pagelle sul risultato di 1-2
La Lazio batte il Milan 2-1, conferma il suo status di grande del campionato e raggiunge al quarto posto Atalanta e Cagliari. Al termine di una gara ben giocata e nella quale l’intelligenza tattica, contro l’eccessiva voglia di vincere dei padroni di casa, paga i giusti dividendi. Con Immobile che firmando la rete numero 100 porta i laziali in vantaggio e Correa che, nel finale, condanna il Diavolo. Che di certo non demerita, risponde colpo su colpo ai biancocelesti ma che poi si sbilancia troppo in cerca del 2-1. Con Rafael Leao al posto di Paqueta incapace di regalare imprevedibilità all’attacco e che al contrario scompagina l’equilibrio dei suoi. Che concedono campo e quelle transizioni perfette per i letali avanti della Lazio. E così, al termine del match del ‘Meazza’, ecco duelli individuali e di reparto fra Milan e Lazio.
Immobile fa 100, Piatek (Bastos) risponde subito. Ma Correa condanna il Diavolo
I bomber ci sono e rispondono presente all’appuntamento col gol. L’uno ringalluzzisce l’altro rilanciando la sfida sul filo della rete. Immobile segna, Piatek risponde (o quasi) nell’eterno duello, a distanza, fra i due alfieri di Milan e Lazio. Che con con caratteristiche differenti, il primo più presente nel gioco, il secondo più attaccante centrale, garantiscono il loro contributo. Rivelando la loro importanza, non solo realizzativa, nello scacchiere tattico di entrambe le formazioni.
Con Ciro che fa 100 in maglia Lazio in 147 gare raccogliendo di testa il cross di Lazzari e Piatek, che pochi minuti più tardi, risponde con una puntata di destro che con la complicità di Bastos muore alle spalle di Strakosha. Match quasi pari per i due anche se, in classifica, almeno quella marcatori, di distanza ce n’è: 13 a 4 per l’italiano. Che però cede il proscenio al Tucu Correa che in contropiede, su assist al bacio di Luis Alberto, fulmina per il 2-1 finale, l’incolpevole Donnarumma.
Luis Alberto e Castillejo, gli spagnoli creano gioco
Il fraseggio di entrambe le squadre diventa molto più veloce e verticale quando la palla arriva agli spagnoli. Luis Alberto da una parte, Castillejo dall’altra. Bravi a fare da collanti fra mediana e attacco, a dettare i tempi e creare la superiorità numerica. Non a caso, le azioni più pericolose arrivano dai loro piedi. E anche se il duello a tinte iberiche dura solo 35’ per via dell’infortunio muscolare del rossonero, costretto a lasciare il campo per Rebic, i due si fanno preferire rispetto ai loro compagni di reparto regalando lampi di classe, spunti preziosi e giocate importanti. Come l’assist per la traversa di Immobile al 24’ del biancoceleste, come il passaggio chiave per la definitiva firma del 2-1 di Correa, come, sonda rossonera, il suggerimento vincente di Castillejo per Paqueta incapace di battere Strakosha all’interno dell’area di rigore avversaria. Insomma, gli spagnoli, ci sono e si fanno sentire.
Lazzari Vs Hernandez, tanto dinamismo sulla fascia destra/sinistra
Sulle corsie laterali c’è una certa differenza: si attacca di più dalle parti di Lazzari ed Hernandez. Che per caratteristiche, rispetto a Lulic e Calabria, poco si risparmiano quando c’è da attaccare. E la loro voglia di offendere si vede subito con i compagni pronti a premiare le sovrapposizioni dei due fluidificanti e ad appoggiarsi spesso su di loro. Che ripagano la fiducia con due assist. Il primo, cronologicamente, dell’ex laterale della Spal. Bravo a dettare il passaggio a Luis Alberto, colpire alle spalle proprio l’ex Real Madrid e mettere al centro un perfetto cross per il bomber Immobile, che di testa batte Donnarumma e fa 100 in maglia Lazio.
Il secondo, invece, arriva pochi istanti dopo. Con Hernandez che si propone come valida alternativa alla manovra dei suoi ricevendo da Bennacer e poi infilando una palla per Piatek che segna di punta grazie alla decisiva deviazione di Bastos.
Deludono Milinkovic-Savic e Paqueta. Bene Calhanoglu
Nel mezzo, dove il gioco si fa duro e dove la velocità di pensiero è spesso decisiva, due attesissimi protagonisti del match, come Paqueta e Milinkovic-Savic, deludono le attese. O, almeno, non fanno bene quanto potrebbero in relazione al loro talento. I compiti tattici, specie in fase passiva di certo non li aiutano ma nei momenti risolutivi, determinanti, palla al piede, i due fantasisti prestati alla mediana non fanno la differenza consegnandosi ad una anonima sufficienza. Che li salva dal limbo dei bocciati ma che comunque non evita a entrambi la sostituzione: Rafael Leao entra per Paqueta, Parolo per Milinkovic-Savic. Sostituzioni meritate, specie se si analizzano le partite individuali di Luis Alberto, di Bennacer e, più in avanti, di Calhanoglu. Col turco che si guadagna tutti i 90’ di gioco abbinando qualità e fisicità largo a sinistra e poi da mezzala dopo l’ingresso di Rafael Leao. Che si gioca male le sue chance e finisce per sbilanciare inevitabilmente i suoi che, alla fine, pagano dazio con l'ennesimo Ko di questo avvio di stagione.
Tabellino e voti
Milan (4-3-3) #99 Donnarumma 5.5; #2 Calabria 6-, #43 Leo Duarte 5+, #13 Romagnoli 5.5, #19 Hernandez 6+; #33 Krunic 6+ (Dal 85’ Bonaventura s.v.), #4 Bennacer 6+, #39 Paqueta 6 (Dal 53’ Rafael Leao 5); #7 Castillejo 7 (Dal 36’ Rebic 5.5), #9 Piatek 6+, #10 Calhanoglu 6.5. A disposizione: #25 Reina, #90 Donnarumma; #31 Caldara, #12 Conti, #68 Rodriguez; #46 Gabbia, #79 Kessié, #20 Biglia, #5 Bonaventura; #18 Rebic, #11 Borini, #17 Rafael Leao. Allenatore Stefano Pioli 5.5
Lazio (3-5-2) #1 Strakosha 6.5; #15 Bastos 6+, #33 Acerbi 6.5, #26 Radu 6; #29 Lazzari 6.5, #21 Milinkovic-Savic 6 (Dal 60’ Parolo 6), #6 Lucas Leiva 5.5, #10 Luis Alberto 7.5, #19 Lulic 5.5; #11 Correa 7-, #17 Immobile 7- (dal 60’ Caicedo s.v.; dal 82’ Cataldi s.v.). A disposizione: #23 Guerrieri; #5 Lukaku, #3 Luiz Felipe, #93 Vavro, #4 Patric; #32 Cataldi, #7 Berisha, #77 Marusic, #16 Parolo; #34 Adekanye, #22 Jony, #20 Caicedo. Allenatore Simone Inzaghi 6.5