Milan, la rabbia di Maldini: “Non ho mai visto dare un rigore così”
Dopo le parole di Stefano Pioli, stizzito dalle decisioni del direttore di gara, anche Paolo Maldini ha voluto contestare la decisione di Gianpaolo Calvarese: arbitro che con il Milan aveva già avuto in passato un paio di serate negative. Il dirigente rossonero, a margine del pareggio del ‘Franchi', si è infatti sfogato davanti alle telecamere di Dazn: "Il rigore mi ha infastidito – ha esordito l'ex capitano – Nelle partite precedenti abbiamo fatto un esercizio per capire le scelte arbitrali, ma la non chiamata del VAR non ci convince. Se questo è rigore non riesco a capirlo".
"Due anni fa mi sentivo molto più sicuro. Ci hanno detto che il tocco deve essere deciso, bastava che l'arbitro perdesse trenta secondi per andare a rivederlo. Da lì la partita è cambiata. Oggi era gol di Ibra, sono andati a vedere e lo hanno annullato, sul fallo di Dalbert sono andati a vedere e lo hanno espulso. Non capisco perché la terza volta non si è andati a vedere. Giudicare quel tocco non abbastanza tocco è complicato, non penso sia facile per un arbitro capire quando è forte un tocco. Non ho mai visto dare un rigore così, si vede che il rigore non c'è".
L'analisi della partita e la ‘risposta' a Gazidis
Archiviato il discorso legato a Calvarese, già contestato durante lo scorso anno dopo Roma-Milan (per il famoso fallo di Kolarov su Suso) e dopo il netto tocco di braccio di Alex Sandro in Juventus-Milan (in entrambi i casi il fischietto di Teramo era al Var), Maldini ha poi analizzato il risultato finale della sfida del ‘Franchi': "Abbiamo giocato meglio della Fiorentina, eravamo in vantaggio meritatamente ma non abbiamo saputo gestire la partita nella giusta maniera. Siamo una squadra giovane, che fa fatica a tenere 90 minuti soprattutto quando è sotto pressione. Oggi buona parte delle colpe sono nostre. Le parole di Gazidis sul futuro? Oggi parlerei di calcio, c'è tanto di parlare. Il Var va semplificato o chiarito, la non chiamata fa male a tutti. Ha risolto tante cose, però deve essere utilizzato in maniera diversa".