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Milan-Juve 4-2 aveva anticipato tante cose (ma nessuno l’aveva capito)

Milan-Juventus si torna a giocare a ‘San Siro’ dopo l’ultimo scontro tra le due squadre datato 7 luglio 2020. In quell’occasione i rossoneri vinsero 4-2 dopo una rimonta clamorosa che mise in mostra alcuni limiti dei bianconeri che stiamo vedendo anche quest’anno con Pirlo. L’inizio della discesa e forse dell’egemonia della Juventus dopo nove anni di dominio assoluto.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Milan-Juventus sarà il big match della 16a giornata di Serie A. Una gara che vale inevitabilmente una stagione, soprattutto per i bianconeri che sono a caccia di punti per dimezzare il distacco dai rossoneri primi in classifica. L'ultimo scontro a ‘San Siro' tra le due squadre risale allo scorso 7 luglio quando le due squadre si affrontarono in un match che ha messo per la prima volta in luce la forza della squadra di Pioli e i primi problemi della Juventus. Passati in vantaggio prima con Rabiot e poi con Cristiano Ronaldo, la squadra campione d'Italia in carica si è poi ritrovata a dover subire il ritorno del Milan che ha messo in mostra alcuni problemi dei bianconeri che si stanno verificando anche quest'anno con Pirlo.

C'è sicuramente da ricordare la brutta partita di Bonucci che ha prima procurato il calcio di rigore per la rete di Ibrahimovic, per poi farsi sorprendere da Kessiè in occasione del momentaneo pareggio. Nel mezzo anche l'errore dello stesso Cristiano Ronaldo che ha perso palla a centrocampo propiziando il contropiede di Calhanoglu bravo a servire a Leao la palla del 3-2 che ha dato il via alla rimonta dei rossoneri per il 4-2 finale. Alcuni di questi errori sono venuti a galla per la Juventus anche in questa stagione e sono stati evidenti soprattutto nelle gare contro il Barcellona (all'andata) e nel ko subito in casa contro la Fiorentina.

Il primo Milan-Juventus dopo il 4-2 in rimonta dello scorso luglio

Cosa è cambiato nella Juventus da quel 7 luglio scorso ad oggi? È questa la domanda che si pongono diversi tifosi bianconeri che ancora fanno fatica a dimenticare quella clamorosa rimonta subita dall'allora squadra allenata da Sarri a ‘San Siro'. Una gara che, risultato a parte, ha messo in luce i primi segni di cedimento di una squadra che da lì a poco avrebbe vinto il nono scudetto di fila. La rimonta rossonera ha praticamente dato il via alla fase calante della Juventus che stiamo vedendo nell'attuale campionato. Cali di concentrazione insoliti per una squadra come quella bianconera e soprattutto con quella mentalità, che oggi si vedono molto spesso anche con Andrea Pirlo in panchina. Dagli errori di impostazione alla poca lucidità durante la pressione degli avversari, da quella partita sono emerse le falle che si sono poi andate a ripercuotere nell'attuale stagione.

Nel 4-2 di ‘San Siro' si è vista, ad esempio, la superficialità di Bonucci che dopo aver provocato il rigore, ha permesso a Kessiè di infilarsi con facilità all'interno dell'area di rigore bianconera cercando di ostacolare l'ivoriano con un intervento a dir poco superficiale e goffo. Nel mezzo, anche il pallone perso a metà campo da Cristiano Ronaldo, un altro giocatore che quest'anno sta risentendo in alcune occasioni del calo della sua squadra, che propiziò il contropiede vincente di Calhanoglu per la successiva rete di Leao. Per non parlare degli errori in fase di impostazione, come quello di Alex Sandro, che permise poi a Rebic di realizzare il definitivo gol del 4-2.

Errori che anche quest'anno mettono spesso in risalto proprio i troppi cali di concentrazione della Juventus attuale. Ciò che è emerso maggiormente contro il Milan, il 7 luglio scorso, fu anche l'atteggiamento di una squadra incapace di reagire e che non riusciva e spegnere l'entusiasmo degli avversari. Proprio come è accaduto quest'anno, in occasione della gara contro la Fiorentina e della stessa Udinese, che nonostante la sconfitta, è riuscita fin troppe volte a pressare i bianconeri costringendoli a rintanarsi nella propria area di rigore negando la ripartenza alla squadra di Pirlo.

Da Milan-Juventus a Milan-Juventus, recente passato e presente che può rappresentare l'inizio della fine dell'egemonia bianconera e l'avvio alla nuova era della squadra rossonera che è ritornata grande e che finalmente dopo anni può lottare di nuovo per la vittoria finale del campionato.

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