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Milan, Gazidis dimentica dubbi e perplessità: “Pioli ha la nostra stessa visione del calcio”

La decisione della società rossonera di rinovare con Stefano Pioli, ha spiazzato la tifoseria che stava già aspettando Ralf Rangnick. Gazidis ha infatti valutato l’ottima gestione del tecnico nel periodo post Coronavirus, dimenticando di fatto il cammino balbettante della squadra prima del blocco e tutte le perplessità nate nei confronti di un allenatore scelto non da lui.
A cura di Alberto Pucci
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Stefano Pioli ha rinnovato fino al 2022. La notizia che ha spiazzato la tifoseria rossonera, è arrivata al termine di una calda serata di luglio, subito dopo la vittoria di Ibrahimovic e compagni contro il Sassuolo. A comunicarla è stata una nota della società milanese, nella quale anche lo stesso Ivan Gazidis (la persona che più di tutte gli ha fatto la ‘guerra' contattando Rangnick) si è unito al coro di chi voleva la riconferma del mister di Parma.

"Stefano ha dimostrato di essere in grado di offrire quella visione del calcio che pensiamo e vogliamo per il nostro Club" ha fatto sapere l'amministratore delegato, di fatto smentendo pubblicamente la sua strategia e quella della proprietà. Gazidis, e lo stesso Singer, hanno praticamente cancellato le perplessità accumulate da ottobre a marzo sul conto di Pioli, dimenticato il pareggio con il Lecce all'esordio e la successiva sconfitta a Roma, messo da parte le delusioni con le big, il ko nel derby, la vergogna di Bergamo e il passo falso casalingo con il Genoa.

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Il cammino post Covid di Pioli

Riavvolgendo il nastro dell'esperienza rossonera di Pioli, e fermandoci a quel ko con il Grifone nel silenzio di San Siro, la domanda che in molti si sono fatti è dunque più che legittima. Stefano Pioli merita davvero la riconferma? Secondo la società di via Aldo Rossi non ci sarebbero dubbi, perché come scritto nella nota ufficiale relativa al suo rinnovo ‘ha saputo gestire brillantemente sia il blocco dovuto alla pandemia da Covid-19 che il riavvio della stagione in corso‘.

A blindare sulla panchina Pioli, è stata dunque la marcia (fini qui trionfale) di Ibrahimovic e compagni dopo la ripresa del torneo. Un cammino senza dubbio positivo, percorso però in una situazione anomala e per certi versi compromessa da un calendario compresso, temperature proibitive e giocatori dalle condizioni fisiche rivedibili. Chi, come Rino Gattuso, è stato prima di lui sulla stessa panchina, nelle scorse ore lo ha chiaramente detto senza giri di parole: "Stiamo facendo un altro sport, questo non è calcio ed escono fuori risultati strani". È l'alibi di chi non riesce a vincere, o è la conferma che il Milan avrebbe dovuto aspettare prima di rinnovare con Pioli? Lo scopriremo a partire da settembre, con il fischio d'inizio del nuovo campionato.

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