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Milan, fiocco rosa in panchina: il club rinnova il contratto all’allenatrice in dolce attesa

Si chiama Gaia Missaglia, da sette anni segue le bambine della scuola calcio del Milan, e ha da poco comunicato al club la sua gravidanza: una bella notizia che la società rossonera ha festeggiato rinnovandole il contratto. “Una loro reazione positiva non era per niente scontata. Io smetterò a ridosso del parto, a marzo, e rientrerò in campo a fine agosto. Farò prima possibile, è il mio modo di ringraziare chi mi sta dando fiducia”.
A cura di Alberto Pucci
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A poche ore dalla vittoria nel derby di Ibrahimovic e compagni, lo staff femminile del Milan ha festeggiato un'altra bella notizia. Questa volta, a strappare più di un sorriso, non sono però le ragazze allenate da Maurizio Ganz (reduci anche loro dal successo con l'Inter) ma l'allenatrice della formazione delle pulcine rossonere: Gaia Missaglia. Da sette anni all'interno dell'organigramma rossonero, la donna ha infatti rivelato di essere incinta e raccontato la splendida e inaspettata reazione del club lombardo alla notizia.

Di fronte alla sua dolce attesa, comunicata ad inizio stagione, il Milan ha infatti deciso di confermare il suo speciale allenatore e di rinnovarle il contratto in scadenza. "Avevo il sorriso, nel dire che sono incinta – ha raccontato Gaia Missaglia, al ‘Corriere della Sera' – E una loro reazione positiva non era per niente scontata. Io smetterò a ridosso del parto, a marzo, e rientrerò in campo a fine agosto. Farò prima possibile, è il mio modo di ringraziare chi mi sta dando fiducia".

In panchina con il pancione

"Qual è stata la reazione delle mie pulcine? Hanno fatto tutte la ‘ola', tranne una. Era preoccupata che non potessi più stare con loro". In realtà non sarà così, perché nonostante la gravidanza Gaia Missaglia seguirà comunque la selezione Under 10 femminile del Milan: "Sono abituata a stare tutto il tempo con loro in mezzo al terreno da gioco, appena si troverà il modo di riprendere gli allenamenti rispettando ogni regola covid mi adatterò anche a un po' di panchina e ufficio. Sono sicura che l’essere mamma regali alle donne una marcia in più in termini di empatia e organizzazione. Dovrebbero capirlo proprio tutti. Rispetto a quando ho iniziato, vent’anni fa, siamo su un altro pianeta. Ora le bambine sognano di diventare Valentina Giacinti e non Cristiano Ronaldo".

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