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Milan e ultras di nuovo faccia a faccia a Milanello dopo lo Spezia: stavolta è tutto diverso

I tifosi rossoneri si sono dati appuntamento al centro sportivo di Milanello a due giorni dalla gara decisiva con l’Inter. Non c’è stato un monologo ma solo slogan d’incitamento. Intanto la Procura federale vuol vederci chiaro su quanto accaduto a La Spezia.
A cura di Maurizio De Santis
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Tecnico e squadra a Milanello di nuovo a confronto con i tifosi rossoneri.
Tecnico e squadra a Milanello di nuovo a confronto con i tifosi rossoneri.

Questa volta è diverso ma fa ugualmente effetto. Ancora di più perché, alla luce di quanto accaduto a La Spezia, la Procura Federale ha decisivo di vederci chiaro sul Milan che, a caldo, dopo la sconfitta (2-0) subita al Picco, va sotto il settore riservato ai tifosi rossoneri e ascolta la voce dei loro capi. In silenzio, annuendo dinanzi a quel monologo durato un paio di minuti. S'è trattato di semplice incoraggiamento oppure c'era dell'altro?

C'erano tutti, calciatori e tecnico. Non è stata contestazione ma solo incitamento ulteriore, testimonianza di sostegno in questo momento difficile, il tentativo di dare una carica in vista del ritorno della semifinale di Champions (c'è da ribaltare il 2-0 dell'andata) e di uno sprint di campionato nel quale il ‘diavolo' ha il fiato sul collo della Roma e rischia di restare fuori dalle prime quattro (aspettando il verdetto della CAF sulla Juve che può cambiare tutto lassù).

I calciatori del Milan a rapporto sotto il settore dei tifosi rossoneri a La Spezia.
I calciatori del Milan a rapporto sotto il settore dei tifosi rossoneri a La Spezia.

Applausi, cori, lancio di magliette: tutto è bene quel che finisce bene… eppure quella scena ha fatto storcere il muso, lasciato molte perplessità sulla necessità di sottoporsi a quel ‘rituale' (perché non è la prima volta che accade in Serie A) che a norma di regolamento potrebbe essere anche sanzionato. "Ci hanno spronato e stimolato per dare tutti il massimo", s'è limitato a dire Pioli.

Il copione odierno andato in scena è lo stesso, è cambiata solo la location. Gli ultras si sono dati appuntamento al centro sportivo di Milanello a due giorni dalla gara decisiva con l'Inter e sono stati accolti all'interno del cortile dove c'erano l'allenatore, Pioli, Maldini e Massara. Non c'è stato un monologo ma solo slogan del tipo "noi ci crediamo", "noi vogliamo questa vittoria" e quant'altro fa parte del novero dell'incitamento da curva, compresi gli sfotto' rivolti ai nerazzurri. Il raduno s'è sciolto dopo una decina di minuti, con tanto di apprezzamento da parte dei calciatori. Si sono voluti ritrovare, gli uni di fronte agli altri, di nuovo.

I giocatori rossoneri ascoltano il monologo del capo degli ultras della curva.
I giocatori rossoneri ascoltano il monologo del capo degli ultras della curva.

A 90° minuto Daniele Adani ha espresso un impressione negativa per quanto successo a La Spezia: "Apprezzo quando un tifoso incita, ma in automatico dopo qualche sconfitta non devi andare ad ascoltare solo perché sei stato battuto – è l'analisi fatta nel corso del collegamento -. E poi che confronto ci può mai essere dopo una partita persa tra una curva e una squadra che deve farsi la doccia e preparare una semifinale di Champions League. Ci può mai essere una discussione costruttiva? E in così pochi minuti?".

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