Milan e Roma tremano per le plusvalenze con la Juve: incombe lo spettro del nuovo processo sportivo
La pesante penalizzazione inflitta alla Juventus dalla Corte d'Appello della FIGC in merito alle plusvalenze fittizie sembra essere solo l'inizio di un vero e proprio terremoto che potrebbe coinvolgere tante altre società di Serie A, Serie B e Serie C e anche estere. Quanto emerso dall'inchiesta Prisma condotta dalla Procura della Repubblica di Torino infatti non ha solo permesso al procuratore FIGC Chinè di ottenere, solo per il club bianconero, il ribaltamento della sentenza di primo grado del processo sportivo che aveva assolto i piemontesi e tutte le altre società coinvolte, ma anche di aprire un secondo filone d'indagine su altre operazioni di mercato sospette effettuate dalla Juventus che dunque coinvolgerebbe altre società rispetto a quelle che invece erano state oggetto del primo procedimento sportivo.
La prima udienza di questo nuovo processo sportivo andrà in scena il prossimo 22 febbraio 2023 e tra le squadre coinvolte dovrebbero esserci quei club che hanno effettuato con i bianconeri gli scambi oggetto dell'inchiesta della giustizia ordinaria comprese il Milan e la Roma. Come già anticipato infatti ci sono dunque altri club di Serie A che tremano per la questione delle presunte plusvalenze fittizie. In questo secondo processo sportivo sul tema dovrebbero essere infatti vagliate tutte le operazioni sospette che compaiono nelle carte dell'inchiesta Prisma e che non sono invece state oggetto del primo procedimento sportivo (quello che ha portato alla penalizzazione di 15 punti nell'attuale classifica per la Juventus) e, di conseguenza, tra gli "imputati" finiranno anche i club coinvolti in quelle operazioni con i bianconeri.
Tra queste società potrebbero quindi esserci anche la Roma, finita sotto indagine dalla Procura FIGC per lo scambio che ha portato Leonardo Spinazzola in giallorosso e Luca Pellegrini in bianconero, e il Milan, per la sospetta operazione che ha visto Leonardo Bonucci tornare a Torino in cambio del cartellino di Mattia Caldara. A tal riguardo, va detto, che dal club rossonero filtra assoluta tranquillità sulla questione dato che vi è la certezza di aver agito nel pieno rispetto delle regole e pertanto ad oggi non nutre alcun timore di essere coinvolto nel secondo processo sportivo sulle plusvalenze fittizie.
La cerchia di squadre che rischiano di essere coinvolte nel secondo processo sportivo sulle plusvalenze fittizie è però molto più ampia e riguarda sia compagini italiane che estere (su cui però la FIGC non ha giurisdizione), comprese alcune di quelle che già erano state imputate nel primo procedimento della giustizia federale. Secondo quanto emerge dalle carte dell'inchiesta Prisma infatti vi sarebbero delle società italiane di Serie A (Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Empoli, Monza), di Serie B (Parma, Pisa, Cosenza), di Serie C (Pescara) e straniere (le svizzere Lugano, Basilea e Sion) che avrebbero avuto una "partnership" con la Juventus nelle operazioni oggetto d'indagine.