Milan agli ottavi di Champions! Tutto facile col Salisburgo nella notte di Giroud
Settancinquemila spettatori circa. Sette milioni d'incasso. San Siro ha rispolverato le notte magiche e l'euforia della Champions League. Al Milan serviva una vittoria contro il Salisburgo per mettere il cappello sulla qualificazione agli ottavi di finale da secondo alle spalle del Chelsea, a spingerlo è stato (anche) il popolo rossonero. Porto, Bayern Monaco, Manchester City, Tottenham, Real Madrid e Benfica le possibili avversario nel sorteggio che ci sarà lunedì prossimo, 7 novembre, a Nyon.
Nove anni dopo il ‘diavolo' vedrà di nuovo il suo nome nell'urna. Non accadeva da un'era fa… il 2013, quando in panchina c'era Massimiliano Allegri. Anche allora fu decisivo il match disputato in casa ma con più sofferenza rispetto a oggi.
Una bolgia di cori e colori, il Meazza che tracima euforia e fa sentire il fiato addosso agli avversari è atmosfera che può farti tremare le gambe, stordirti, lasciarti in bambola se non hai esperienza e spalle abbastanza forti. Succede anche agli austriaci che provano col possesso palla ad arginare la squadra di Pioli che si abbatte a ondate trascinata dal ‘solito' Giroud.
L'attaccante francese segna 2 gol (un altro ancora gli viene annullato per fuorigioco), serve un assist, è un pericolo costante per gli avversari che fanno fatica a frenarlo. A 36 anni e 33 giorni – ne fa menzione un dato Opta – è il giocatore più anziano a essere coinvolto in 3 gol in una partita di Champions League da quando sono raccolte statistiche del genere.
Ma è tutto il Milan che si muove compatto e scende in campo con quelli che in gergo si chiamano gli occhi della tigre. La gara disputata è tatticamente perfetta: Theo Hernandez è un moto perpetuo, una spina nel fianco: è lui che fa gridare al (quasi) gol quando centra il palo. Leao è sempre incontenibile. Passeranno dai loro piedi le invenzioni e le azioni che incendiano per tre volte il pubblico di San Siro.
La sequenza videoclip comincia dall'ultima rete, la terza, quella del sigillo finale, che spegne le ultime velleità del Salisburgo (all'andata fermato sull'1-1). Ennesimo affondo di Leao sulla zona destra del campo, palla a centro area sulla quale s'avventa come un rapace Giroud e fa 3-0 (il secondo gol della serata). L'ex di Arsenal e Chelsea sarà protagonista anche come uomo-sponda: c'è il suo zampino nel 2-0, quando serve a Krunic di testa la palla del raddoppio. Ed è sempre lui, quel ‘diavolo di Olivier', a mettere subito le cose in chiaro a inizio match: dagli sviluppi di un angolo battuto dalla sinistra, si smarca sul secondo palo e batte Kohn con un'inzuccata precisa.
Messias riavvolge il nastro e si concede polvere di stelle mettendo anche il proprio nome in calce ai marcatori: cala il poker in pieno recupero con un tiro perfetto da fuori area. Chi lo ha innescato? Giroud.