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Milan a RedBird: il Fondo americano ha firmato, definito il passaggio da Elliott

Il gruppo di investimento newyorkese è subentrato ai connazionali di Elliott che avevano prelevato il Milan nel 2018. La conclusione definitiva del passaggio di proprietà avverrà nei prossimi mesi.
A cura di Alessio Pediglieri
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La nuova era del Milan Campione d'Italia inizia oggi, con la tanto attesa firma di RedBird sull'accordo preliminare stilato con il Gruppo Elliott per il passaggio definitivo del club nelle mani del Fondo gestito da Gerry Cardinale. Da giorni oramai si parlava di una trattativa arrivata ai dettagli e, non appena conclusasi l'euforia per il 19° scudetto, si è passati ai fatti con il club rossonero oramai consegnato a RedBird grazie al primo atto formale, il signing. L'ultimo passo, ovvero il closing, potrebbe arrivare a fine estate ma anche in questo caso si tratterà di pura formalità, con date che rispetteranno le tempistiche di rito. Senza fretta, come la famiglia Singer ha da subito gestito l'intera vicenda per trovare la soluzione perfetta per la società rossonera.

Dal 2018, data dell'inserimento del Gruppo Elliott, il Milan è riuscito a tornare tra le grandi del calcio che conta. Sia sul fronte finanziario, con l'abbattimento delle spese, della voce stipendi con accordi e contratti assorbibili dalle entrate reali, sia sul fronte sportivo prima riaffacciandosi in Champions League dopo una attesa durata 7 anni e poi vincendo il Campionato di Serie A, strappandolo dalle mani dei cugini nerazzurri. Una crescita costante ed esponenziale che i Fondo della famiglia Singer ha seguito passo per passo e che ora può vantarsi di consegnare a RedBird una struttura solida e vincente, valutata attorno al miliardo e trecento milioni. Il prezzo giusto per chi intenda proseguire nel progetto con basi serie e garanzie economiche certificate.

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Uscita di scena InvestCorp, RedBird ha subito capitalizzato l'intesa con Elliott trovandosi a condividere ogni aspetto delle strategie economiche e sportive attuali e future. Un accordo che verrà ufficializzato tra i due Fondi newyorkesi nelle prossime ore e che vedrà Cardinale prelevare l'intero pacchetto di proprietà con il Gruppo Elliott che conserverà una quota, simbolica, nella società rossonera. Il futuro, dunque, è già iniziato e i frutti non tarderanno a venire. Le priorità di RedBird sono dopotutto le stesse di Elliott: colloquio con l'attuale dirigenza – e soprattutto con Paolo Maldini –  per riconfermarle la fiducia, prosieguo nel calciomercato sulle linee guida delle due ultimi estati dove la parola d'ordine è stata solo una, accettare i parametri rossoneri o trovarsi nuove avventure sportive.

L'obiettivo finale, che ha convinto della bontà dell'inserimento di RedBird, è un progetto a lunga scadenza che prevede la trasformazione del Milan da attuale club sportivo a una vera e propria media company in cui sfruttare, oltre ai risultati che dovranno continuare sul campo, l'enorme potenziale del brand e dell'immagine della società, con nuovi investimenti che devono significare immediate nuove entrate che garantiscano sia finanziabilità sufficiente, sia la certezza di restare ai più alti livelli sportivi.

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