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Mikel Arteta è il nuovo allenatore dell’Arsenal

Il Manchester City ha deciso di liberare Mikel Arteta e il basco ora potrà firmare con l’Arsenal. L’ex vice di Guardiola vivrà la sua prima esperienza da capo allenatore. Arteta, che prenderà il posto di Ljungberg, esordire nel match contro l’Everton e dovrà cercare di risollevare i Gunners, in profonda crisi e appena decimi in Premier.
A cura di Alessio Morra
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Mikel Arteta è il nuovo allenatore dell’Arsenal. Manca solo l’ufficialità, ma l’accordo tra le parti è stato trovato, e le parti sono tre, perché oltre all’Arsenal e all’ex centrocampista c’è anche il Manchester City. Perché Arteta fino a oggi è stato il fidatissimo vice di Pep Guardiola. Il basco torna a casa, perché con i Gunners ci ha giocato per cinque stagioni, dal 2011 al 2016.

Arteta dal City all’Arsenal

Classe 1982, Arteta era un allenatore anche quando giocava e quando nel 2016 lasciò il il calcio passò subito nello staff tecnico di Guardiola, facendo arrabbiare e non poco tanti tifosi dei Gunners, che lo attaccarono sui social, e lui, Arteta, decise per questo di cancellare dai suoi profili tutte le foto con la maglia dell’Arsenal. Da vice di Pep ha inanellato vittorie e trionfi in Inghilterra, ma non in Champions. Già nel 2018 quando Wenger lasciò, l’Arsenal cercò di convincerlo, Guardiola si oppose, la trattativa finì subito. Lo voleva l’a.d. Gazidis, ora al Milan. I londinesi puntarono su Emery, liquidato un paio di settimane fa. Ljungberg non è riuscito a traghettare degnamente l’Arsenal, quattro punti in quattro partite, e ora lascerà la panchina a Mikel Arteta, che questa volta è stato liberato dal Manchester City.

La carriera di Mikel Arteta

La carriera l’ha iniziata con il Barcellona B, poi un anno con il Paris Saint Germain, due con i Rangers di Glasgow prima di firmare per la Real Sociedad, la squadra della sua città San Sebastian. Nel 2005 vola in Inghilterra, firma con l’Everton con cui ha giocato per sei stagioni. Nel 2011 viene acquistato dai Gunners, con cui vince due FA Cup e due Community Shield. Chiusa la carriera da calciatore entra subito nello staff di Guardiola e con il Manchester City festeggia tanti trofei, non la Champions League che non potrà conquistare nemmeno quest’anno.

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