Mihajlovic striglia l’amico Mancini: “Zero presenze per Soriano, io l’avrei mandato a quel paese”
Sinisa Mihajlovic non guarda in faccia nessuno, nemmeno un amico di vecchia data (e recentemente ritrovato) come Roberto Mancini. Galeotto fu il mancato utilizzo di Roberto Soriano da parte del commissario tecnico nelle 3 gare dell'Italia nelle qualificazioni mondiali 2022. Il mister del Bologna non ha gradito le scelte del Mancio e alla sua maniera, lo ha confermato senza troppi giri di parole nella conferenza stampa della vigilia del match contro l'Inter.
Sinisa Mihajlovic e Roberto Mancini si conoscono da tantissimi anni. Un'amicizia nata in campo da un battibecco, ma consolidatasi poi in campo durante l'esperienza da calciatori, condivisa prima alla Sampdoria e poi alla Lazio. I due poi si sono ritrovati fianco a fianco anche in panchina, con il serbo che ha vestito i panni del vice di Mancini all'Inter. E l'attuale Ct è stato il primo ad andare a trovare Mihajlovic in ospedale nel periodo difficile della malattia, con il mister che rivelò tutta la sua gioia di aver ritrovato il Mancio dopo un periodo di 4 anni senza contatti, per un'incomprensione.
Nonostante tutto però Miha non è uno che fa sconti e infatti, ha bacchettato il selezionatore per la gestione del suo giocatore Roberto Soriano in occasione dell'ultima convocazione in Nazionale. Il Mancio non ha concesso nemmeno un minuto al centrocampista rossoblu, facendo infuriare il suo amico: "Se fosse stato molto attento alle vicende del Bologna, Mancini non avrebbe portato Soriano per fare tre tribune con la Nazionale. Non mi aspettavo zero minuti in tutte e tre le partita, lui è il miglior centrocampista italiano e non mi sembra giusto. Era meglio se fosse rimasto con noi".
Cosa avrebbe fatto Mihajlovic nei panni di Soriano? Con tutto il rispetto del suo amico, il serbo non avrebbe usato mezze misure: "Non mi è piaciuto, parlo da allenatore del Bologna e da amico di Mancini. Poi tre tribune, contro che squadre. Poteva dargli soddisfazione, ha fatto nove gol, tanti assist. Fallo giocare. Fossi stato io Soriano l’avrei mandato a quel paese: con tutto il rispetto per la Nazionale e il Mancio".