Mihajlovic: “Siamo sempre più vicini a scoprire la talpa”
Sperava in cuor suo di poter ripetere il colpaccio dello scorso luglio, invece è uscito da San Siro battuto nettamente e insoddisfatto della partita dei suoi giocatori. È un Sinisa Mihajlovic decisamente deluso quello che si è presentato davanti alle telecamere di Dazn, per provare a spiegare cosa non ha funzionato nella sua squadra: "Contro l'Inter sapevamo che era difficile, ma nonostante tutto mi aspettavo maggior aggressività da parte della mia squadra – ha dichiarato Mihajlovic – Nel primo tempo dovevamo fare di più, mentre nella ripresa siamo andati meglio ma non è bastato".
Dopo le discussioni durante la settimana legate al cambio di modulo, il tecnico ha sgombrato il campo dagli equivoci: "Ho cambiato modulo perché non ho attaccanti, ma questo non c'entra nulla e non è stata una scelta per venire a Milano a difendere lo 0-0. Noi non possiamo permettercelo, dobbiamo sempre giocare per vincere ma per fare questo serve più aggressività e una mentalità diversa. Forse cambiando qualcosa nel modulo, qualche giocatore ha recepito un messaggio sbagliato e ha pensato di dover giocare per il pareggio".
Il coraggio e la talpa
"Abbiamo finito la partita con in campo tre primavera, non è facile fare risultato contro l'Inter quando non hai a disposizione diversi giocatori. Non sono queste le partite che dobbiamo vincere, ma mi aspettavo maggior coraggio e aggressività. Il discorso del modulo piace solo ai giornalisti, per me invece contano altre cose e se non hai la mentalità giusta non vai da nessuna parte. Oggi siamo stati poco convinti in quello che dovevamo fare". L'ultima battuta di Mihajlovic è dedicata alla famosa ‘talpa' dello spogliatoio rossoblù: "L'abbiamo presa? No e comunque si sarebbe saputo – ha concluso l'allenatore del Bologna – Sarebbe rimasto a casa o nascosto da qualche parte. Purtroppo stiamo ancora indagando, ma ogni giorno che passa siamo sempre più vicini a scoprire chi è".