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Mihajlovic, la moglie ringrazia il donatore ad un anno dal trapianto: “Sei il nostro eroe”

Con un toccante post pubblicato sul suo profilo Instagram, la moglie del tecnico del Bologna ha voluto nuovamente ringraziare il donatore di midollo osseo ad un anno esatto dal trapianto del marito: “Solo una persona su 100mila è quella giusta, colei che può salvarti la vita. Noi l’abbiamo trovata un anno fa. Mi piace definirti il nostro eroe. Ovunque tu sia, grazie”.
A cura di Alberto Pucci
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In attesa di scendere in campo al ‘Dall'Ara' per la partita della sesta giornata di campionato, che metterà di fronte il suo Bologna al Cagliari, Sinisa Mihajlovic ha riavvolto il nastro e con il pensiero è andato ad un anno esatto fa, quando all'Istituto di Ematologia Seragnoli di Bologna è stato sottoposto a trapianto di midollo osseo. Insieme a lui lo ha fatto anche Arianna, che insieme ai figli è sempre stata al fianco del tecnico rossoblù.

E proprio la moglie di Mihajlovic, in occasione della ricorrenza, ha postato sul suo profilo Instagram un messaggio dedicato non solo alla forza e alla tenacia del marito, ma anche alla generosità della persona che ha donato il suo midollo osseo: "Oggi per te, un traguardo importante. Solo una persona su 100mila è quella giusta, colei che può salvarti la vita. Noi l'abbiamo trovata un anno fa. Mi piace definirti il nostro eroe. Ovunque tu sia, grazie".

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Le parole del presidente dell'AIL

Ad un anno di distanza da quel momento delicato della vita del tecnico serbo anche Sante Tura, ematologo e luminare di fama internazionale, ha ricordato il trapianto eseguito a Bologna: "Ci sono molte ma molte possibilità che non ci sia una recidiva – ha spiegato alla ‘Gazzetta dello Sport', il presidente dell’AIL – Io ho seguito la vicenda dall’inizio ed ho sempre avuto la sensazione di un fulmine che abbia colpito una muraglia: senza romperla mai. Ho visto tutto l’andamento anche nei momenti più difficili, durante le terapie: un paziente esemplare che ha sempre fatto quel che era da fare. Non ha mai detto un "ma", ha percorso tutte le tappe che erano necessarie con la forza che sappiamo".

"È un orgoglio per noi averlo come testimonial dell'AIL: so che adesso deve sistemare un po' la classifica del Bologna ma spero che resti dei nostri a lungo, è un ottimo testimonial e gli siamo molto grati per questo e per i messaggi che sa dare come quelli circa la prevenzione e le donazioni, aspetti fondamentali per progredire nelle cure".

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