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Mihajlovic infuriato in tv: “Bologna, sconfitta vergognosa. Chiedo scusa ai tifosi”

Al termine della pesante sconfitta contro il Milan, Sinisa Mihajlovic ha parlato usando toni decisi davanti alle telecamere di Dazn “Quando perdi 5-1 devi stare zitto e subire le critiche. Chiedo scusa alla società e ai tifosi, c’è da vergognarsi. Se c’è dignità nei miei giocatori, spero facciano lo stesso”.
A cura di Alberto Pucci
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Il ritorno in quello che è stato il suo stadio, davanti all'amico Ibrahimovic e di fronte a Gigio Donnarumma, che gli deve l'esordio in Serie A e la sua esplosione, Sinisa Mihajlovic se l'era immaginato diverso. Dopo il tremendo ko subito a San Siro, il tecnico del Bologna lo ha fatto chiaramente capire ‘appendendo al muro' i suoi giocatori: "Quando perdi 5-1 devi stare zitto e subire le critiche. Chiedo scusa alla società e ai tifosi, c'è da vergognarsi. Se c'è dignità nei miei giocatori, spero facciano lo stesso".

"Non sono arrabbiato, sono deluso. Dobbiamo fare delle scelte per il prossimo anno, c'è da vedere che vogliamo fare da grandi, se lottare per l'Europa o solo essere salvi a dieci dalla fine. Se vogliamo far qualcosa di eccitante, serve cambiare – ha aggiunto il tecnico davanti alle telecamere di Dazn – Dopo questa partita è chiaro a tutti, non sono io che faccio gli obiettivi della società. Quando ci incontreremo a fine campionato, vedremo quel che dovremo fare. Nel bene e nel male ho visto quel che dovevo vedere. Serve la lucidità di tirar fuori le cose positive: ora è tutto negativo, ho visto anche cose positive che servono a me".

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Sinisa chiede aiuto a Freud

Di fronte a tale debacle, le parole di Mihajlovic sono inarrestabili come un fiume in piena: "I troppi gol presi? Per spiegare i nostri numeri difensivi ci vorrebbe Freud. Dobbiamo cambiare atteggiamento mentale, attraverso la gestione emotiva in campo. Bisogna essere più sereni, avere fiducia, aiutarsi. Non abbiamo continuità anche perché abbiamo tanti ragazzi giovani e non gli puoi chiedere grande continuità. Quando va tutto bene si riflette poco, quando le cose non vanno bene puoi crescere, cercando di capire perché è successo quello che è successo".

"Si è visto dall'inizio che non c'era partita e nel secondo tempo ho fatto giocare quei ragazzi che hanno giocato meno. Eravamo troppo distratti, quando non siamo al 100% fisicamente e mentalmente purtroppo diventiamo un'altra squadra, e questo non va bene. In questo periodo se giochiamo bene pareggiamo, se giochiamo male perdiamo, per fortuna mancano solo 4 partite".

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