Mihajlovic e la punizione per Barrow: “È l’ultimo rigore che tira”
Prestazioni deludenti e giocate da urlo. Questo è Musa Barrow: ventiduenne attaccante, ‘croce e delizia', del Bologna di Sinisa Mihajlovic. Per avere conferma del suo altalenante periodo e delle sue abilità tecniche, basterebbe infatti riavvolgere il nastro dei novanta minuti giocati nelle scorse ore dai felsinei a La Spezia: una rete divorata nel primo tempo, quando la squadra era già sotto di un gol, l'assist su corner per il 2-1, lo strepitoso pallonetto del pareggio e infine il doppio errore dal dischetto con il quale ha cestinato la vittoria rossoblù.
Già nel mirino del suo allenatore da diverso tempo, che gli aveva dedicato più di uno ‘shampoo' in queste prime giornate di campionato, Musa Barrow è così finito sul banco degli imputati anche dopo la trasferta in Liguria e in seguito ad una partita che ha messo in mostra anche le due facce della squadra di Mihajlovic: prima presa a pallonate dall'avversario e poi ad un passo da una clamorosa vittoria. "Musa ha fatto un gran gol, ma non sta facendo bene, è troppo moscio, perde troppi contrasti – ha spiegato il tecnico bolognese nel post gara – So che il carattere non si cambia, ma deve migliorare mettendoci del suo".
La scelta di Mihajlovic
A rovinare la serata del ragazzo, e soprattutto quella magia da centrocampo che a molti ha ricordato le gesta di grandi campioni del passato, è stato ovviamente il calcio di rigore che a tempo scaduto Barrow ha prima calciato male e poi tentato di ribadire in rete con troppa sufficienza, dando la possibilità a Provedel di compiere un secondo miracolo. "Barrow era stato scelto come rigorista, ma questo è sicuramente l'ultimo rigore che tira – ha concluso Mihajlovic – Io di solito quando uno sbaglia un rigore cerco sempre di fargliene tirare subito un altro per non farlo rimanere traumatizzato, ma se sbaglia anche quello allora dobbiamo cercare un altro rigorista".