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Mihajlovic è a rischio esonero: si gioca tutto con la Lazio e il Bologna sonda Ranieri

Dopo l’addio di Sabatini, il Bologna sarebbe pronto a salutare anche il suo allenatore. Sinisa Mihajlovic si gioca tutto domenica prossima contro la Lazio e intanto come possibile sostituto si fa il nome di Claudio Ranieri, rimasto senza panchina dopo l’ultima esperienza positiva alla Sampdoria. Il presidente rossoblu Saputo non ha digerito la pesante sconfitta in casa dell’Empoli e ha mandato la squadra in ritiro fino al match decisivo con i biancocelesti.
A cura di Andrea Lucia
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La pesante sconfitta in casa dell'Empoli potrebbe costare caro all'allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic. Il presidente rossoblu Joey Saputo ha mandato la squadra in ritiro fino a domenica e starebbe pensando al cambio in panchina. Un messaggio forte a tutto l'ambiente anche se il tecnico serbo ha ancora due anni di contratto a 3 milioni di euro netti a stagione. Sarà decisiva in un senso o nell'altro la prossima partita contro la Lazio. Intanto, come riporta Sky Sport, il nome che circola come eventuale sostituto è quello di Claudio Ranieri, che dopo la parentesi positiva con la Sampdoria ha iniziato la stagione senza una squadra. L'indiscrezione arriva a poche ore di distanza da un altro scossone in casa Bologna: le dimissioni di Walter Sabatini.

Sembra passata un'eternità da quel 17 settembre, quando alla vigilia di Inter-Bologna Mihajlovic si diceva fiducioso e pronto a fare lo scherzetto alla sua ex squadra. Poi in una settimana il Bologna ha giocato tre partite in campionato, raccogliendo un solo punto e subendo 12 reti. E chi l'avrebbe mai detto che esattamente dieci giorni dopo l'umore sarebbe stato completamente diverso e lo stesso allenatore rossoblu avrebbe dovuto fare nuovamente i conti con il suo passato da calciatore. Il prossimo impegno che attende gli emiliani, infatti, è tra le mura amiche contro la Lazio, ancora galvanizzata dalla vittoria nel derby. In caso di risultato negativo anche contro i biancocelesti, il Bologna potrebbe cambiare guida tecnica e sfruttare le due settimane di sosta che seguiranno. Per la Serie A sarebbe il secondo cambio in panchina, dopo l'avvicendamento tra Di Francesco e Tudor su quella dell'Hellas Verona.

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La parentesi di Mihajlovic è stata la più lunga dei setti anni sotto la gestione Saputo. Dopo la bella partenza dei primi sei mesi e la stagione tormentata dalla leucemia prima e poi dal covid, il terzo anno, quello scorso, si è rivelato al di sotto delle aspettative. In questa stagione il Bologna è stato eliminato dalla Coppa Italia per mano della Ternana, squadra appena promossa in Serie B, è stata umiliata dall'Inter con 6 gol al passivo e ha perso malamente in casa dell'Empoli. L'effetto positivo dei 7 punti raccolti nelle prime tre partite, tra cui quella con una Salernitana destinata alla retrocessione e un Verona in crisi nera, è già svanito. L'unica luce in un campionato di ombre è stato il pareggio ottenuto in casa dell'Atalanta. Per replicare un risultato simile domenica prossima contro la Lazio e scongiurare il cambio in panchina servirà il miglior Bologna. E anche il miglior Mihajlovic.

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