Mihajlovic a Sanremo con la rabbia di Cagliari-Bologna: “Var sempre contro di noi”
Sinisa Mihajlovic sale questa sera sul palco di Sanremo. È ospite del Festival per cantare assieme a Zlatan Ibrahimovic la canzone dei Nomadi "Io, vagabondo (che non sono altro)" ma la sconfitta e la prestazione del Bologna al Cagliari, oltre alla decisione dell'arbitro Di Bello e del Var, gli lasciano l'amaro in bocca anche per la mancata assegnazione di un calcio di rigore.
Quali sono le proteste del tecnico serbo? Il riferimento è all'azione capitata nel finale: è l'84° minuto, i felsinei sono in pressione alla ricerca de pareggio ed è in quel momento che capita l'episodio contestato. Nicola Sansone svetta in area, colpendo di testa su un cross arrivato dalla destra: la palla sbatte sul braccio di Nahitan Nandez che salta sì a braccia larghe ma rispetto all'avversario è di spalle. Il direttore di gara non considera quell'intervento passibile di penalty e lascia correre.
Decisione che viene suffragata anche dal check con la sala Var: in buona sostanza la posizione del centrocampista dei sardi viene considerata troppo ravvicinata e l'intervento involontario nonostante la postura del corpo al momento del contatto con la sfera. Nelle interviste del dopo gara Mihajlovic commenta infastidito quanto accaduto. "Siamo sempre qui a parlare delle stesse cose – ha ammesso a Sky -, da quando è cominciato il campionato non c’è mai stata una decisione del Var che sia stata a nostro favore. Le abbiamo sempre subite".
Tra le dolenti note a margine della sconfitta contro il Cagliari, Mihajlovic pone l'attenzione anche sulla prova offerta dalla squadra ancora una volta negativa. E spiega qual è il "solito" problema che fa da zavorra al Bologna. "Non è questione di come si lavora, la fame o ce l’hai o non ce l’hai – ha aggiunto Sinisa -. Facciamo un passo avanti e due indietro. Non abbiamo fatto bene in fase offensiva, abbiamo preso gol nell’unico modo nel qual potevamo subirlo, su un cross da calcio d’angolo".