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Mihajlovic deluso dall’arbitro e dal Bologna: “Forse era meglio se restavo in ospedale”

Mihajlovic è tornato sulla panchina del Bologna dopo oltre un mese di assenza trascorso a lottare contro la recrudescenza della malattia. La prestazione della squadra e la direzione di gara di Marinelli gli hanno strappato una smorfia e parole molto amare.
A cura di Maurizio De Santis
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Sinisa Mihajlovic non nasconde l'amarezza per l'approccio al match del suo Bologna.
Sinisa Mihajlovic non nasconde l'amarezza per l'approccio al match del suo Bologna.

La battuta che fa Sinisa Mihajlovic al termine dell'intervista a DAZN spiega bene qual è la portata della sua delusione per la prestazione e la sconfitta del suo Bologna a Venezia. Aveva ripreso le redini dei rossoblù dopo oltre un mese trascorso in ospedale a lottare contro la recrudescenza della malattia (la leucemia) che aveva fatto di nuovo capolino e immaginato una domenica diversa. Anche se il campionato è agli sgoccioli e la classifica è una camomilla.

Molte cose non gli sono piaciute, dall'approccio molle molle che ha spianato la strada ai lagunari in avvio di match (quell'uno-due l'ha fato trasecolare in panchina) fino all'arbitraggio di Marinelli che, in occasione dell'episodio da rigore, ha preso una decisione molto discutibile (non l'ha cambiate nemmeno con la revisione dell'azione suggeritagli dal Var) e in qualche modo condizionato il finale dell'incontro.

Il commento amaro del tecnico serbo, dispiaciuto dalla prova del suo Bologna e dalla prova del direttore di gara.
Il commento amaro del tecnico serbo, dispiaciuto dalla prova del suo Bologna e dalla prova del direttore di gara.

Il tecnico serbo, però, non cerca scuse e quel "forse era meglio se restavo in ospedale e magari vincevamo comunque" lo dice con amara ironia, come se fosse colpa sua se al "Penzo" i felsinei non sono riusciti a meritare gli elogi raccolti nelle ultime partire per l'intensità che hanno profuso e i risultati ottenuti. "Il primo gol non si prende neanche quando giocano scapoli e ammogliati", è la battuta molto efficace che Miha sceglie per censurare il mondo in cui la squadra ha affrontato la gara. È smagrito, provato dalle cure ma conta essere di nuovo lì. Peccato che i suoi ragazzi gli abbiano strappato una smorfia di disappunto.

È come se fosse scesa in campo in ritardo rispetto al fischio d'inizio, lasciando ai padroni di casa metri e iniziativa. "Sembrava una partita più facile perché loro sono quasi in Serie B e invece come concentrazione e cattiveria agonistica dovevamo far meglio rispetto alle partite con Milan, Inter e Juve. Siamo partiti male pensando che sarebbe stata facile".

Mihajlovic censura la decisione dell'arbitro Marinelli per il rigore concesso al Venezia.
Mihajlovic censura la decisione dell'arbitro Marinelli per il rigore concesso al Venezia.

Altra nota dolente, la direzione di gara di Marinelli che ha rovinato tutto assegnando quel penalty al Venezia molto dubbio per un contatto nemmeno così netto provocato da Medel e per il quasi tuffo dell'avversario che non cade subito… fa qualche passo e poi inciampa. Quella rete ha spento il Bologna e regalato ai lagunari la scarica di adrenalina per l'ultimo assalto sfruttato con il 4-3 segnato in pieno recupero.

"Ha fischiato questo rigore che non riesco a capire – ha aggiunto Mihajlovic -. Medel tocca la palla e poi sfiora il piede dell'avversario. Poi al VAR ha confermato la sua scelta. Poi è strano che l'arbitro al triplice fischio sia andato subito negli spogliatoi, quasi scappando. In un certo senso aveva la coscienza sporca. Questi rigori non si dovrebbero fischiare e avendolo fatto l'arbitro ha rovinato la sua prestazione. A Roma c'era una trattenuta netta su Orsolini e ci avevano dato fallo di mano contro… È un gol che ci ha fatto innervosire".

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