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Mihajlovic contesta Valeri ma le espulsioni di Soumaoro e Soriano sono giuste da regolamento

Due cartellini rossi diretti. L’arbitro Valeri li estrae nei confronti di Soumaoro e Soriano del Bologna in due momenti diversi della partita contro il Milan. In entrambi i casi le decisioni del direttore di gara trovano l’avallo del Var. Il tecnico del Bologna le contesta (la prima appare dubbia per un motivo) ma da regolamento sono corrette.
A cura di Maurizio De Santis
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Cartellino rosso diretto per fallo da ultimo uomo. L'espulsione di Adama Soumaoro per l'intervento su Krunic complica i piani del Bologna che, già sotto di una rete, al 20° del primo tempo si ritrova anche in inferiorità numerica per la decisione dell'arbitro Valeri di punire con quel provvedimento molto severo il contatto avvenuto al limite dell'area di rigore dei rossoblù. Una scelta confermata anche dal Var e che proprio non è andata giù al tecnico dei felsinei, Sinisa Mihajlovic. Il serbo prima ha contestato in maniera ironica l'episodio poi s'è avvicinato al direttore di gara mentre le squadre tornavano negli spogliatoi per protestare.

Cosa è successo? Il caso da moviola nasce da un lanio centrale di Kjaer verso il centrocampista. Il Bologna si lascia sorprendere dal taglio di Krunic che arriva da ultimo uomo e in posizione centrale nei pressi dell'area. Sta per mettervi piede quando è affrontato alle spalle da Soumaoro: il tocco è evidente, lo sbilancia e lo atterra.

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Per il direttore di gara non c'è dubbio (al netto della valutazione sulla possibilità o meno di raggiungere la palla): è fallo da ultimo uomo – ribadito anche da un check con la cabina di regia – e rientra nella casistica del DOGSO (Deny an Obvious Goal Scoring Opportunity), ovvero negare un’evidente opportunità di segnare una rete. Ecco perché scatta il cartellino rosso è automatico. Una decisione che ha fatto perdere le staffe a Mihajlovic ma da regolamento giusta. Sono quattro criteri devono essere presi in considerazione:

  • La distanza tra il punto in cui è stata commessa l’infrazione e la porta
  • La direzione generale dell’azione di gioco
  • La probabilità di mantenere o guadagnare il controllo del pallone
  • La posizione ed il numero dei difendenti

Dei quattro criteri è il terzo (quello sulla probabilità di mantenere o guadagnare il controllo del pallone) che fa leva l'obiezione del tecnico tenendo conto del rimbalzo della palla che avrebbe permesso l'uscita del portiere e della posizione di Krunic. Per arbitro e Var, però, non è stato così.

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Altro episodio che ha visto penalizzato il Bologna sul 2-2 (nella ripresa). Il secondo cartellino rosso per il Bologna: questa volta è Soriano il calciatore mandato anzitempo negli spogliatoi per l'espulsione del centrocampista. L'arbitro Valeri anche in questo caso non ha alcun dubbio ma, nell'occasione, viene invitato dal Var a considerare diversamente quel tocco.

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Non si era accorto subito dello sviluppo dell'azione e dalla cabina di regia gli fanno notare che quel frangente merita una on-field-review: l'intervento molto duro, un grave fallo di gioco commesso con "vigoria sproporzionata" (entra col piede a martello sulla caviglia di Ballo-Touré) che mette in pericolo l'incolumità dell'avversario, lo penalizza. La revisione dell'azione lo conferma.

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