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Migliaia di tifose respinte all’ingresso dello stadio, non possono entrare: sono donne

Migliaia di donne si sono ribellate davanti allo stadio Imam Reza di Mashhad, in Iran, perché non è stato consentito loro l’ingresso per assistere alla partita contro il Libano nonostante avessero acquistato i biglietti.
A cura di Vito Lamorte
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In Iran è stato nuovamente negato alle donne l'ingresso in uno stadio di calcio. In migliaia non hanno potuto assistere alla partita di ieri tra la nazionale del loro paese e quella del Libano, vinta 2-0 dalla selezione allenata da Dragan Skočić che si è giocata allo stadio Imam Reza nella città di Mashhad. Secondo quanto ha riportat l'agenzia di stampa ISNA"Circa 2.000 donne iraniane, che avevano acquistato i biglietti per la partita Iran-Libano, erano presenti sul perimetro dello stadio Imam Reza, ma non hanno potuto entrare nello stadio. Per questa partita sono stati venduti 12.500 biglietti, di cui 2.000 a tifose donne". Le proteste all'esterno dell'impianto sono andate avanti per molto tempo, e le immagini hanno fatto il giro del mondo in poche ore, ma non sono bastate per far cambiare idea agli organizzatori dell'evento e alle autorità.

L'ultima volta che le donne iraniane sono entrate in uno stadio per una partita era lo scorso gennaio, in occasione del match tra Iran e Iraq valido per le qualificazioni ai Mondiali del 2022. La gara contro la Cambogia, giocata nel 2019, era stata la prima dopo 40 anni che aveva visto l’accesso delle donne per una partita di calcio maschile. Per tutti questi anni la Repubblica Islamica ha vietato l'ingresso anche sotto la pressione delle autorità religiose, che svolgono un ruolo importante nel processo decisionale, e sostengono che le donne devono essere protette dall'ambiente maschile, dalla vista degli uomini in abbigliamento sportivo e in momenti in cui i corpi sono parzialmente visibili.

Mohsen Davari, governatore di Mashhad, alla televisione di stato IRIB ha dichiarato: "Mi scuso per il fatto che molte persone non siano state in grado di entrare nello stadio per guardare la partita di calcio tra le squadre nazionali di Iran e Libano. Purtroppo non è stato possibile per un gran numero di persone all'esterno di entrare nello stadio".

La FIFA ha ordinato all'Iran nel settembre 2019 di consentire alle donne l'accesso agli stadi senza restrizioni e quella direttiva, che minacciava la sospensione dell'Iran, è arrivata in seguito all'increscioso fatto di cronaca che vide una tifosa morire dopo essersi data fuoco per paura di finire in carcere per aver tentato di assistere a una partita. Nel 2018 aveva smesso di provare ad entrare allo stadio vestito da ragazzo e la sua morte ha suscitato molte proteste, con richieste di divieto di partecipazione per l'Iran ad ogni tipo di competizione.

L'organo che governa il calcio mondiale spinge da anni affinché l'Iran apra i suoi stadi alle donne ma Teheran, fino al 2019, consentiva solo a un numero limitato di donne di assistere alle partite. Dopo quanto accaduto ieri, sembra di essere tornati nuovamente indietro nel tempo e che tutti i piccoli passi fatti negli anni scorsi non siano serviti a molto.

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