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“Mi piacerebbe vedervi morire”: i tifosi inglesi minacciano la moglie di Glik

Kamil Glik e la sua famiglia sono stati presi di mira da alcuni tifosi inglesi dopo il match valido per le qualificazioni mondiali tra la Polonia e i vice-campioni d’Europa. Il difensore del Benevento in campo si era reso protagonisti di duelli accesi con gli avversari, e di uno scontro con Walker, finendo per essere anche accusato di insulti razzisti.
A cura di Marco Beltrami
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Il match tra Polonia e Inghilterra valido per le qualificazioni mondiali si è rivelato una vera e propria battaglia. Tra i protagonisti assoluti della sfida conclusasi 1-1, Kamil Glik che ha litigato con quasi tutti gli avversari. Il difensore del Benevento è stato protagonista di una serie di duelli, in cui non sono mancati i colpi proibiti e c'è anche chi lo ha accusato di insulti razzisti a Walker. Mentre la Fifa indaga sull'accaduto, la moglie del difensore polacco ha denunciato sui social di aver ricevuto beceri messaggi e minacce di morte, postando gli screen degli stessi.

Ha litigato con Maguire e Grealish e ha sfiorato la rissa con Walker, al quale ha tirato anche un pizzico sotto il mento. Glik letteralmente scatenato in Polonia-Inghilterra, ha però smentito le indiscrezioni relative a presunti epiteti razzisti agli avversari nel post-match: "C'è stata una rissa verbale, ma non è successo più niente. Volevo stringere la mano a Walker ma non l'ha accettato". La FIFA dal canto suo in una dichiarazione ufficiale ha dimostrato di volerci vedere chiaro: "Stiamo analizzando i resoconti ufficiali della partita. Le informazioni rilevanti saranno valutate dagli organi disciplinari competenti al fine di decidere sui prossimi passi".

Nel frattempo però la moglie di Kamil Glik Marta, ha voluto denunciare una serie di insulti razzisti e minacce ricevute sui social network e in particolare in privato sul suo profilo Instagram. La donna ha postato gli screen degli insulti ricevuti, davvero incommentabili: "Spero che succeda qualcosa di veramente brutto al tuo compagno, voglio guardare la morte della tua famiglia", e poi ancora "Spero che il vostro paracadute non si apra", e così via. Fortunatamente la famiglia Glik ha ricevuto anche una marea di messaggi positivi e di solidarietà, che hanno oscurato il peggio dei social.

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