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“Mi è piaciuta la rissa con il Porto, vi spiego perché”: Mourinho presenta la sua Roma

José Mourinho non vede l’ora di iniziare. La Roma nel giro di pochi giorni inizia la sua stagione con due gare molto importanti contro Trabzonsport, per la Conference League; e Fiorentina, per la Serie A: lo Special One ha parlato della sua squadra a tutto campo al canale ufficiale giallorosso. Su Dzeko: “L’addio ci ha sorpreso”.
A cura di Vito Lamorte
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C'è grande curiosità nel vedere la Roma di José Mourinho. Giovedì sera i giallorossi giocheranno la prima gara ufficiale della stagione 2021/2022 nei play-off di Conference League contro il Trabzonspor. La squadra capitolina sarà impegnata subito contro un avversario non semplice ma c'è grande voglia di vedere all'opera i ragazzi dello Special One, che nella pre-season sono stati impegnati in diversi match contro squadre di rilievo, ma per il portoghese lo spirito è sempre lo stesso e lo confermano le sue parole a Roma TV: "La parola amichevoli non mi piace, per la verità è che a punti si gioca domenica con la Fiorentina e anche più difficile giovedì in Turchia ad eliminazione.”

Nella parte di ritiro che si è tenuto in Portogallo la Roma ha affrontato club che faranno la Champions League come Porto e Siviglia e nell'intervista rilasciata al canale ufficiale giallorosso ha sottolineato proprio l'aspetto caratteriale emerso nelle uscite non ufficiali gli piaciuto molto:

[…] In Portogallo abbiamo affrontato squadre di Champions League (Porto e Siviglia). Quelle sono state importante soprattutto per l’organizzazione difensiva. Con il Porto abbiamo preso un gol al minuto 90. Con la palla abbiamo molto da migliorare. Voglio più controllo e migliorare la transizione. Dobbiamo anche cambiare alcune posizioni rispetto agli anni precedenti. A livello di squadra mi è piaciuta tanto. Siviglia e Porto sono difficili da giocare. Quella piccola rissa con i portoghesi mi è piaciuta tanto per il nostro controllo emozionale. Niente di particolare, ma una buona partita competitiva. Quella con il Betis è un’altra storia. Penso che ha tanti responsabili per come è finita la partita. Il primo responsabile è l’arbitro, il secondo sono stato io. Non posso provocare quello che è successo dopo. La squadra mi ha seguito a livello emozionale e abbiamo finito con tre rossi. Responsabilità mia ma anche l’arbitro deve pensare a cosa ha fatto. Io mi prendo le mie responsabilità. […]

L'ex tecnico di Real Madrid, Chelsea e Inter si è soffermato anche sul mercato e sulla situazione legata a Edin Dzeko, che ha lasciato la Roma per accasarsi all'Inter in poche ore: "La situazione Dzeko negli ultimi due giorni è stata strana. Si capiva che sarebbe andato via, si respiravano dei dubbi. Sentivo i giocatori preoccupati. Il direttore e la proprietà sono stati bravissimi. Abbiamo iniziato il precampionato pensando di avere Dzeko, poi ciò che è successo è stata una sorpresa. In un mercato difficilissimo e in una situazione economica complicata, avere questo rispetto per le emozioni dei tifosi. Anche se mi manca qualcosa rispetto alle analisi iniziali della squadra".

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Sul lavoro svolto in questo pre-campionato l'allenatore lusitano si è è detto molto soddisfatto: "Mi piace tanto. Abbiamo lavorato ad alta intensità perché questa è la nostra filosofia. Si gioca come ci si allena. C’è un lavoro più invisibile e difficile da capire per chi è fuori che è stato quello della palestra, di prevenzione e di recupero. Abbiamo sempre cercato di trovare belle sensazioni. Tanta gente sta lavorando con i calciatori, dal dipartimento medico fino ai preparatori atletici. La programmazione è molto buona e i giocatori sentono il lavoro duro. Credo che abbiano capito che possiamo lavorare in modo intenso".

Infine Mourinho ha parlato dell'arrivo di Tammy Abraham, che va a completare l'attacco con Schomurodov e Borja Mayoral:  "Conosco Abraham da quando era un ragazzino al Chelsea. So com'è, sia come persona che come mentalità. È sempre difficile per un inglese lasciare la Premier League e questo mi dice tanto. Con lui, Eldor e Borja abbiamo un gruppo di attaccanti che mi lascia felice".

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