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Mesto, che fisico bestiale: grazie al Cross Fit l’ex Napoli è diventato irriconoscibile

L’ex giocatore di Reggina, Udinese, Genoa e Napoli, dopo il suo ritiro dall’attività agonistica, si è costruito un fisico da culturista grazie al Cross Fit: “È molto più dinamico della palestra, rompe la monotonia. In venti minuti devi svolgere esercizi senza sosta. Corsa, bilanciere, trazioni, salti, corda, di tutto, tre volte a settimana. Il Napoli? Mi sono sentito amato. Se non vesti quella maglia, se non giochi al San Paolo, vuol dire che la tua vita non è completa”.
A cura di Alberto Pucci
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Appendere le scarpe al chiodo non è mai semplice, e quando arriva quel momento molti giocatori fanno fatica a riorganizzarsi la vita e il tempo libero. Chi non si è fatto prendere dall'ansia e dallo sconforto per la fine della carriera agonistica, è però riuscito a tenersi comunque in forma frequentando palestre o ‘riciclandosi' in altri sport. Tra di loro anche Giandomenico Mesto: ex protagonista del nostro calcio con le maglie di Reggina, Udinese, Genoa e Napoli.

Il Cross Fit e un fisico da urlo

Il trentottoenne di Monopoli, che ha smesso di correre dietro ad un pallone dopo l'esperienza del 2017 in Grecia con la maglia del Panathinaikos, si è infatti innamorato del Cross Fit: disciplina motoria nata negli Stati Uniti negli anni '70, basata su su una serie di movimenti funzionali ad alta intensità di esecuzione. "Lo facevo già a Genova con il mio preparatore, Alessandro Pilati – ha spiegato Mesto, in un'intervista concessa a ‘Sport Week' – Il CrossFit è molto più dinamico della palestra, rompe la monotonia. In venti minuti devi svolgere esercizi senza sosta. Corsa, bilanciere, trazioni, salti, corda, di tutto, tre volte a settimana".

Un impegno duro e costante, che ha permesso a Giandomenico Mesto di costruirsi un fisico da culturista: "Sono aumentato di massa, prima correvo di più e bruciavo calorie. L’alimentazione è rimasta quella di quando giocavo: petto di pollo, insalata, pasta al pomodoro. Non mangio salumi o formaggi. Il Napoli? Mi sono sentito amato. Ho trovato una sana follia che non ho più riscontrato. Se non vesti quella maglia, se non giochi al San Paolo, vuol dire che la tua vita non è completa".

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Mesto e l'amore per il Napoli

Oltre al grande feeling con la tifoseria partenopea, Mesto a Napoli ha incontrato anche due grandi allenatori: "Mazzarri mi sgridava come un maestro, ma c’è sempre stato grande rispetto. Fu lui a volermi a Napoli. Benitez mi stimava molto. Quell’anno uscimmo dal girone di Champions con 12 punti, assurdo. Poi l’anno successivo, contro il Dnipro, ci negarono la finale di Europa League con un arbitraggio scandaloso".

Nel 2017 passò da Napoli anche la meteora rossonera José Mari. L'ex attaccante del Milan, che tornò in Italia per salutare l'amico Pepe Reina, è un altro di quei giocatori che grazie alla palestra si è fatto un fisico impressionante. Dopo il suo ritiro, lo spagnolo si è infatti dedicato alla famiglia e al culturismo: una passione che, insieme a quella per i tatuaggi, ha messo in mostra grazie alle diverse foto pubblicate sui suoi profili social.

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