Messico, prima di Cruz Azul-Toluca si inginocchia contro il razzismo solo l’arbitro
Ha combattuto manifestazioni razziste e gli abusi della polizia due anni fa e oggi Adalid Maganda Villalva è considerato dalla comunità afro-messicana come simbolo contro il razzismo in Messico. Mercoledì scorso, prima della partita tra Cruz Azul e Toluca valida per la Copa GNP por México, l'arbitro si è inginocchiato brevemente per solidalizzare con il movimento Black Lives Matter. L'immagine ha fatto il giro del mondo ma Maganda non è nuovo alle sue prese di posizione contro le discriminazioni razziali. Adalid Maganda ha subito un abuso da parte della polizia, proprio come quello che ha privato della vita George Floyd a Minneapolis lo scorso 25 maggio, e non ha mai fatto mancare la sua voce per la lotta contro i diritti di tutti.
Prima della gara tra due delle squadre più conosciute del paese è stato l'unico a inginocchiarsi e questo è parso molto strano soprattutto dopo che tanti calciatori hanno manifestato sui loro profili social l'adesione al movimento contro le discriminazioni ma poi nessuno si è inginocchiato o ha alzato i pugni davanti alle telecamere quando il calcio è ripartito a porte chiuse per la coppa nazionale.
Sui social media, l'arbitro ha condannato sempre atteggiamenti discriminatori e ha applaudito fin da subito le iniziative del movimento Black Lives Matter. Qualche settimana fa sul suo profilo di Facebook ha pubblicato le foto di 49s di San Francisco e ha scritto: “Le proteste possono manifestarsi attraverso una marcia, una manifestazione, una lettera pubblica o segnali in modo che tutti siano consapevoli delle differenze che ci sono. Siamo Afros”.