Messico, 22 positivi al Covid nel Cruz Azul tra squadra maschile e femminile

La strada che dovrebbe riportare alla ripresa del campionato messicano di Apertura si fa in salita. Tempi duri in casa Cruz Azul, dove è stato registrato un numero importante di contagi. Nel club di Città del Messico infatti gli ultimi tamponi hanno evidenziato la presenza di ben 22 tesserati positivi: 8 nella squadra maschile e 14 in quella femminile. Una situazione che ha spinto La Máquina Celeste a trasferire tutti i contagiati nella capitale, con il resto del gruppo che invece sta effettuando la preparazione in un'altra sede.
Cruz Azul, 22 casi di positività al Covid tra squadra maschile e femminile
Una brutta notizia fa tremare il calcio messicano. Il Cruz Azul ha registrato 22 casi positivi al Covid-19, di cui 8 nella sua squadra maschile e 14 in quella femminile. "Il 24 giugno sono stati effettuati nuovi test del Covid-19 sui giocatori e sull'allenatore della prima squadra. Il risultato è di 8 casi positivi", ha spiegato la Liga messicana in un comunicato stampa. In un secondo momento è arrivato poi il dato relativo alle calciatrici della squadra femminile che ha fatto ulteriormente suonare il campanello d'allarme. Il Cruz Azul sta lavorando in ritiro per la preparazione pre-stagionale fuori dalla capitale, e ha deciso di far tornare i calciatori contagiati a Città del Messico dove saranno posti in isolamento e si sottoporranno a nuovi controlli periodici.
E pensare che la scorsa settimana in casa Cruz Azul erano stati registrati solo due casi positivi, tra i quali l'attaccante internazionale uruguaiano Jonathan Rodriguez. La crescita esponenziale dei positivi ha generato preoccupazione anche in vista del ritorno in campo previsto tra meno di un mese. In Messico il torneo di Clausura sospeso per l'emergenza Coronavirus, è stato chiuso definitivamente nello scorso maggio dalla Liga messicana, senza assegnazione di titoli. Le squadre torneranno a giocare a partire dal 24 luglio con un nuovo format con tanto di playoff. Prima però ad inizio luglio ci sarà un torneo amichevole che permetterà di raccogliere fondi da devolvere ai figli degli operatori sanitari che sono morti durante la pandemia.